Acqua Lilia, una commodity con la forza della distribuzione?

Data:


Acqua Lilia, una commodity con la forza della distribuzione?

Novembre 2012. “Giovani fin da giovani”, recita il claim di quest’acqua minerale. Un’acqua che agli inizi del suo percorso di notorietà aveva trovato un posizionamento differenziante e rilevante: l’acqua che grazie alla sua origine vulcanica – e alla composizione che ne deriva – aiuta a mantenersi giovani. Di questi fasti è rimasto poco: oggi Acqua Lilia deve la sua presenza capillare alla logica e dominanza distributiva di Coca-Cola.

Brand vs logiche distributive
Abbandonata la logica di costruzione e gestione di un brand – esercizio in cui questa company è assoluto riferimento – Acqua Lilia resta una bottiglietta di acqua che compri perché è quella che trovi entrando in tanti bar. Segue una logica commerciale per chi la sceglie – il bar – e una commodity per chi la compra – il consumatore. E’ probabile che gli investimenti richiesti per “stabilire” un brand fossero decisamente molto, molto elevati e che di conseguenza la Coca-Cola abbia deciso per un attacco al mercato possibile grazie al fatto che insieme a Lilia fornisce brand irrinunciabili del beverage.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Ci sono limiti al personal branding nel Retail?

Siamo abituati a vedere il nome di Donald Trump su palazzi importanti di Manhattan, alberghi di lusso e merchandising di vario genere. Con la cioccolata del Presidente però, si va oltre, portando sugli scaffali il peso delle istituzioni.

Conviene ancora aprire Pet Store?

I Pet Store hanno avuto un veloce sviluppo, dettato anche dall'impegno diretto di importanti fondi d'investimento. Quali caratteristiche devono avere, però, per rappresentare ancora oggi un buon modello da sviluppare?

Tempi duri all’orizzonte: Fotografia del cliente moderno.

Il PIL cresce poco, la produzione industriale cala e la sfiducia è alle stelle. Come si traducono questi elementi nei comportamenti di spesa e quali carte vincenti può giocarsi il retail?

Il RetailMedia è solo un altro modo per bombardare gli utenti?

La crescita del Retail Media è inarrestabile. Centromarca e Wavemaker presentano uno scenario che mostra un trend positivo. Siamo sicuri però che questo strumento rappresenti il miglior investimento di marketing possibile?