Il 69% degli italiani prevede di dedicare più tempo alla ricerca di offerte per i regali di Natale nel 2025. Quali giorni vedranno il picco di affluenza nei negozi in un contesto dove i clienti sono più attenti che mai ai prezzi?
Un’indagine Sensormatic Solutions-Johnson Controls su un campione di oltre 1.000 utenti italiani rivela un mutamento di scenario nell’ambito degli acquisti effettuati nel periodo natalizio.
Il fatto che il 69% degli acquirenti italiani preveda di dedicare più tempo alla ricerca di offerte per i regali ed il 57% abbia intenzione di anticipare le compere per diluire la spesa è un segnale chiaro.
I clienti, oggi, falcidiati da costi in aumento legati a beni e servizi di ogni genere, vedono il proprio potere d’acquisto in riduzione e, quindi, si prendono il tempo di decidere, scegliendo il rapporto qualità/prezzo che reputano migliore.
In tale contesto, per i retailer, diventa sempre più importante comunicare in modo efficiente le offerte e i prezzi, di modo che chi sta valutando di effettuare un acquisto abbia tutti gli elementi per compiere una scelta ponderata.
Nel caso del Natale 2025, la già citata razionalità, per molti versi estranea ai canoni tradizionali del marketing, porta inoltre i clienti a concentrare gli acquisti in quei giorni pre e post natalizi dove comprare conviene di più.
I 5 giorni di fuoco
Per il report citato in apertura dobbiamo aspettarci un’affluenza significativa presso gli store nelle seguenti giornate:
- 3 gennaio 2026: inizio dei saldi invernali
- 4 gennaio 2026: prima domenica dei saldi
- 11 gennaio 2026: seconda domenica dei saldi
- 30 novembre 2025: domenica della Black Week
- 21 dicembre 2025: domenica prima di Natale
Il Black Friday ed i saldi post natalizi diventano i veri protagonisti dello shopping invernale: i consumatori attendono strategicamente i momenti di sconto per fare acquisti mirati e convenienti.

Serve un Food Black Friday?
Quando si parla del periodo natalizio occorre fare una grande distinzione tra le compere relative al no food, legate magari ad articoli costosi, alla moda ed a bassa frequenza di acquisto, e quelle inerenti le referenze alimentari, tendenzialmente accessibili e ad alta frequenza di consumo.
Se quando si compra, ad esempio, un cellulare, si può attendere il Black Friday per accaparrarsi il modello migliore al miglior prezzo, magari un anno sì e l’altro no, nel caso della spesa alimentare le offerte si cercano a livello settimanale per ottenere il valore maggiore su acquisti estremamente ricorrenti.
In effetti, gli sconti applicati dai supermercati, negli anni, si sono moltiplicati. Pensiamo, ad esempio, al punto vendita romano di cui parliamo nell’articolo “Perché dovreste conoscere l’Iper Family (GROS)?” che propone offerte dedicate ai pensionati, ai clienti che acquistano in determinati orari del giorno o ancora ad occasioni che si ripresentano ciclicamente, di settimana in settimana.
In un contesto già decisamente dinamico in termini di promozioni, quindi, pensare ad un’iniziativa analoga al Black Friday ma dedicata interamente al mondo dei supermercati potrebbe sembrare un’idea fuori luogo. In altre parole, può non servire un ulteriore occasione di risparmio vista la miriade di soluzioni presenti.
C’è da dire però che l’impatto di eventi come il Black Friday o il Cyber Monday è difficilmente paragonabile con quello delle semplici promozioni continuative. Magari non sarebbe del tutto sbagliato, allora, pensare ad uno o più giorni dedicati a pesanti sconti relativi a quei prodotti, anche a marchio del distributore, sui quali i retailer investono molto e che hanno tutto l’interesse a far provare al maggior numero di clienti possibile.
In RetailWatch osserveremo con grande interesse le iniziative che la GDO metterà in campo per creare nuove occasioni utili al fine di rendere l’esperienza d’acquisto ancora più conveniente e dinamica, in uno scenario in cui i consumatori guardano ai prezzi con rinnovata attenzione.

