Andreste in questo negozio di abbigliamento Ikea?

Data:

Andreste in questo negozio di abbigliamento Ikea?

Gennaio 2012. Ikea continua nella sua strategia di sviluppare il B2B e la cosiddetta area di business. Eccolo dunque mentre sviluppa un negozio di abbigliamento in centro città, dove la superficie di vendita al pari dell’agibilità e dell’ergonomia del cliente sono preziose. È un negozio di abbigliamento, immaginiamo, plurimarca, ma va bene anche per i monomarca in franchising. L’ambientazione ricavata è minimalista ma permette di fare parlare la presentazione dei prodotti. Ovviamente il costo per riprodurlo è interessante.

Punti di forza
Investimento nel punto di vendita, Comunicazione, Approccio al canale

Punti di debolezza
Nell’abbigliamento bisognerebbe essere più leggeri e lasciar parlare maggiormente la merce

La sostenibilità di Ikea vista da RetailWatch
Consapevolezza: 4
Sensibilità: 4
Compatibilità: 4
Pro-attività: 4

Articolo precedente
Articolo successivo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Ci sono limiti al personal branding nel Retail?

Siamo abituati a vedere il nome di Donald Trump su palazzi importanti di Manhattan, alberghi di lusso e merchandising di vario genere. Con la cioccolata del Presidente però, si va oltre, portando sugli scaffali il peso delle istituzioni.

Conviene ancora aprire Pet Store?

I Pet Store hanno avuto un veloce sviluppo, dettato anche dall'impegno diretto di importanti fondi d'investimento. Quali caratteristiche devono avere, però, per rappresentare ancora oggi un buon modello da sviluppare?

Tempi duri all’orizzonte: Fotografia del cliente moderno.

Il PIL cresce poco, la produzione industriale cala e la sfiducia è alle stelle. Come si traducono questi elementi nei comportamenti di spesa e quali carte vincenti può giocarsi il retail?

Il RetailMedia è solo un altro modo per bombardare gli utenti?

La crescita del Retail Media è inarrestabile. Centromarca e Wavemaker presentano uno scenario che mostra un trend positivo. Siamo sicuri però che questo strumento rappresenti il miglior investimento di marketing possibile?