Cecchini-Eurisko: i moltiplicatore del valore

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Cecchini-Eurisko: i moltiplicatore del valore

Settembre 2013. Isabella Cecchini di Eurisko sottolinea come tra i consumatori cresca il bisogno e il desiderio di esperienza e nel contempo di relazione. Gli individui assorbono sempre più emozioni e sensazioni, anche molto concrete e ri-materializzate. Esprimono il desiderio e l’attesa di sentirsi attivamente coinvolti in progetti e relazioni in una molteplicità di ambiti. Nei prodotti culturali, nel tempo libero, nel cibo, nella cura di sé.

Da un lato si tende a rimaterializzare gli ambiti più smaterializzati, per esempio il digitale, dove si fa esperienza si intrecciano relazioni, cui si attribuiscono caratteristiche di concretezze sensorialità: emozione, vicinanza, contatto, presenza e che in futuro consentirà esperienze sensoriali realistiche.
Dall’altro la persona tende a valorizzare sempre più i taxi poi niente reali/concreti dell’esperienza: la centralità del punto di vendita, dei luoghi, degli spazi fisici, del contatto reale con i prodotti, con le marche; è fondamentale la vicinanza, la presenza capillare del prodotto, della marca sul territorio, la possibilità di vedere, toccare, sentire, provare, rendere proprio il prodotto.Il tutto verso relazioni uniche ad personam, privilegiate, personalizzate, individualizzate.

Le esperienze e le relazioni contemporanee, se sono davvero tali, favoriscono l’arricchimento di sapere, la consapevolezza della competenza, ed ai saperi origina la sensazione di benessere: si tratta di valori fondamentali alla base della reputazione e dell’autovalutazione di sé in relazione al mondo esterno, i valori, i progetti, i percorsi individuali e familiari. Il benessere come vita buona ricca di valori materiali e immateriali, fisici e mentali, etici anche quando sono esplicitamente edonistici, sostenibili sul piano economico, culturale, sociale e politico.

Eurisko ha identificato quattro dimensioni attorno alle quali si organizzano i bisogni dei consumatori in tutti i settori di mercato, sono le quattro declinazioni fondamentali del benessere.

Quali conseguenze per le aziende si chiede Cecchini?

In questa prospettiva la sfida è quella di interpretare la domanda del consumatore, anche quella implicita, non consapevole, non espressa, tenere insieme la complessità, attraverso i prodotti, i servizi, il pack, lo store, la comunicazione che diventano i luoghi, gli strumenti, i veicoli dell’esperienza.

In pratica bisogna favorire l’esperienza, le esperienze: qualunque cosa, prodotto, servizio può diventare una buona esperienza e bisogna ricordarsi di rinnovarle di continuo; bisogna creare relazione, esserci essere vicini, sostenere sul piano empatico; bisogna promuovere il benessere del consumatore, mettersi al suo servizio sostenere il progetto di esperienza e di benessere, tenendo magari sullo sfondo la marca.

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