Centromarca-Episteme: Gasbarrino, non è così

Data:


Centromarca-Episteme: Gasbarrino, non è così

Caro direttore

ho letto con interesse l’articolo e la ricerca di Episteme per Centromarca  che hai pubblicato recentemente.

Non voglio assolutizzare i dati dei quali parlerò e pensare che siano eguali a tutte le catene della GD, ma non mi ritrovo nei dati espressi dalla ricerca di Episteme. Lasciano sottintendere una crescente insoddisfazione dei clienti per una eccessiva presenza sugli scaffali dei distributori dei prodotti a marca del distributore.

L’incidenza dei prodotti a nostro marchio sul totale delle vendite nei nostri punti di vendita è arrivata al 35%. Una cifra, come ben sai, di tutto rispetto.

A questo è corrisposto un aumento di numero  clienti e  vendite (a parita’ di negozi nell’anno): secondo te vorra’ pur dire qualcosa?
 
La ricerca di Episteme riprende correttamente le opinioni dei consumatori.
Da tempo siamo abbonati a una ricerca di CFI Group che stila un INDICE NAZIONALE SUPERMERCATI ogni anno, che ti allego.
I risultati portano a conclusioni diametralmente opposte a quella di Episteme.
 
Come si vede, alla domanda rivolta al consumatore su come ritiene la quota dei  prodotti a marca del distributore nelle varie insegne:
 
. l’ 84% del campione nel 2013  (vs 79% del 2012) la ritiene adeguata  (per U2 è siamo addirittura al  94% vs 80 % della anno prima).
 
. solo il 4% (era il 7% l’anno scorso ) del settore la ritiene eccessiva (idem per U2).
 
Questi dati non fanno intravedere un consumatore scontento per una presenza eccessiva di prodotti a marca del distributore, anzi.

I motivi di scontento nel fare la spesa ci saranno sicuramente (in effetti l’indice ICS di gradimento del settore è in diminuzione da anni) ma non sono certo dovuti alla presenza eccessiva dei prodotti a marchio.

Mario Gasbarrino, ad di Unes-U2 (gruppo Finiper)
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Esselunga e Coop vs Selex nella corsa ai prodotti a marchio.

L'MDD è storicamente in aumento perché la si usa come arma competitiva (contro i discount), utile a fidelizzare la clientela. Quali sono i rischi e le opportunità di tale incremento? I casi Esselunga, Coop e Selex.

La catena di librerie più grande del mondo è chiusa al pubblico. Perché è un problema della GDO.

Il ruolo della GDO nel mercato del libro si assottiglia sempre di più ma invertire il trend è possibile. Vediamo come, analizzando i dati ed un caso di successo.

La GDO ignora un’opportunità da 10 miliardi di euro?

Esistono vari modi, già testati, per vendere all'industria degli spazi pubblicitari all'interno dei negozi alimentari. E se ci fosse un modo più strutturato e profittevole di farlo?

Eataly cambia pelle, accelerando sulla MDD

Eataly è nata dall'intuizione di valorizzare i marchi e le produzioni alimentari degli artigiani. Cos'è cambiato recentemente nella sua strategia? Analizziamo come viene utilizzato oggi il marchio insegna.