Come saremo, secondo Klaus Schwab, nel 2025

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Come saremo, secondo Klaus Schwab, nel 2025

Gennaio 2016. Di tutte le letture che si possono fare sul cambiamento generato da internet questa proposta da Klaus Schwab, fondatore del World Economic Forum (La quarta rivoluzione industriale, FrancoAngeli, 25 euro, 208 pagg.), mi sembra la più snella, la più chiara e soprattutto ricca di esempi e di nomi diversi dai soliti ormai stereotipi.
 
L’attuale cambiamento, dice Schwab, è generato da tre fattori:
. la velocità,
. la portata e l’intensità,
. l’impatto sui sistemi.
 
È per questo che viene introdotto il termine rivoluzione, fin troppo abusato, ma che qui ha un senso compiuto, proprio perché siamo davanti a un cambiamento repentino e radicale, che riguarda non pochi soggetti come nel passato, ma tutte le popolazioni nel mondo, anche se con gradi diversi, perché le tecnologie e le innovazioni prodotte sono diventate accessibili a tutti. E non si parla di globalizzazione, forse perché caotica e senza ordine vero.
 
Interessante l’analisi dei punti di discontinuità previsti entro il 2025:
 

In realtà la tabella di questo studio è molto più complessa e fornisce indicazioni sui comportamenti dei governi, sulla mobilità, sull’industria e altro ancora.
Mi limito a riportare queste quattro voci per ribadire che le persone intervistate sono consapevoli del cambiamento che stiamo vivendo e che vivremo nel prossimo decennio. Fino a che punto consapevoli non è dato sapere, ma conoscono bene l’impatto della domanda fatta dai ricercatori.
 
Schwab si occupa anche del cambiamento nelle professioni che stanno per essere automatizzate. Non le riporto perché il libro deve essere venduto ma dovete proprio leggerle nel dettaglio per osservare come impatterà il cambiamento anche nelle competenze diverse che stanno già emergendo.
 
Più interessanti ancora sono gli effetti generati dalla rivoluzione in atto:
. un cambiamento nelle aspettative dei clienti, sia B2B sia B2C,
. un miglioramento dei prodotti derivanti dall’uso dei dati digitali,
la creazione di nuove partnership, determinate dalla comprensione da parte delle aziende dell’importanza di forme di collaborazione innovative,
. la trasformazione dei modelli operativi in nuovi modelli digitali.
 
Sugli ultimi due punti ecco nascere nuove combinazioni che contaminano la sfera digitale, quella fisica e quella biologica.
 
Il capitolo sui social network è una sorpresa perché parla del cittadino delegittimato per una possibile distorsione dei processi decisionali, che da una parte legittimano e dall’altro delegittimano contemporaneamente la stessa persona. Da leggere con cura.
 
La conclusione del tutto è: una nuova rinascita culturale, con spiegati in dettaglio i cambiamenti da qui al 2025.
 

 

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