Dice il Cribis che i temi di pagamento sono peggiorati sia nell’Horeca sia nella GDO

Data:

Secondo l’analisi di CRIBIS, fra dicembre 2019 e maggio 2020, i microsettori più in sofferenza sono soprattutto i servizi ricreativi e quelli personali. Peggiorati i tempi di pagamento per Ho.Re.Ca. e GDO.

Fra dicembre 2019 e maggio 2020 si è registrato, in pochi mesi, un ulteriore peggioramento nei termini di pagamento ai fornitori per le imprese dei settori “servizi alle persone” (10 giorni di ritardo medio), commercio all’ingrosso (6 giorni), “locazione immobiliare” (4,5 giorni), “servizi alla imprese” (4 giorni) e Ho.Re.Ca. (poco meno di 4 giorni). È quanto emerge da un’analisi di CRIBIS, società del gruppo CRIF specializzata nella business information.

Se guardiamo ai microsettori, lo studio di CRIBIS rileva un incremento dei termini di pagamento fra dicembre 2019 e maggio di quest’anno soprattutto per i servizi ricreativi (sale da ballo e scuole di danza, servizi teatrali, orchestre, sale biliardo, sale giochi e parchi divertimento) rimasti chiusi in questo periodo (+13 giorni), i servizi personali come lavanderie per industrie e privati, parrucchieri e servizi fotografici (+10,3 giorni) e i negozi di arredamento e articoli per la casa (+ 8).

“Oltre a queste ripercussioni post Covid-19 che stiamo rilevando – commenta Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS – è ragionevole prevedere un effetto “onda lunga” che colpirà le imprese anche nei prossimi mesi, annullando di fatto la positiva inversione di tendenza alla quale stavamo assistendo nei primi due mesi dell’anno”.

In questo scenario i tempi medi di pagamento delle aziende italiane ai fornitori sono aumentati di circa 2 giorni, passando da 86,8 a 88,7 giorni. Le imprese dell’ambito hotel, ristoranti e caffè (Ho.Re.Ca.) e quelle della grande distribuzione organizzata (GDO) hanno risentito più di altre del lockdown conseguente all’emergenza coronavirus. I ritardi nei pagamenti sono aumentati per il 40,8% delle aziende nell’Ho.Re.Ca. e per il 38,9% nella GDO. Sono peggiorati anche nel comparto energia e telecomunicazioni (31,5%), manifattura (31,2%) e costruzioni (30,6%). Quest’ultimo, con una media di 101,1 giorni, rimane il settore che fa registrare i tempi di pagamento più elevati, precedendo quello degli installatori (98,4 giorni) e del commercio al dettaglio (92,5).

A livello territoriale, pur essendo l’area meno colpita dal Covid, la situazione dei tempi di pagamento è ulteriormente arretrata al Sud e nelle Isole, con una media di 101 giorni. Le regioni dove Cribis ha rilevato un peggioramento più consistente delle abitudini di pagamento sono, nell’ordine, la Sicilia (35,2%), il Lazio (34,1%), la Campania (33,5%), la Calabria (32,7%) e l’Abruzzo (32,1%). L’Emilia-Romagna (22,7%), le Marche (23,4%), la Lombardia (23,6%), il Friuli – Venezia Giulia (24,3%) e il Veneto (24,4%) sono, invece, quelle in cui il peggioramento delle abitudini di pagamento è inferiore.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

MDD Test, minestrone: Maxi Di vs iN’s

Abbiamo testato i minestroni MDD precotti con verdure e legumi di Maxi Di e IN's. La valutazione è stata fatta tenendo conto, tra l'altro, di packaging, rapporto qualità/prezzo, ingredienti e valori nutrizionali. Quale dei due prodotti avrà accumulato un punteggio più elevato? In fondo, le nostre pagelle.

Mancuso Group con Sicily Food: l’importanza del CAMI

La costituzione del Consorzio Affumicatori Maestri Italiani, noto con l’acronimo CAMI, per Sicily Food come per le altre aziende socie, nasce dall'esigenza di unire sotto uno stesso tetto le imprese del comparto che fanno dell'eccellenza un marchio di fabbrica.

Salmone Artic Blu top quality di Sicily Food: la nostra review

Nel panorama dei salmoni di fascia alta distribuiti in Italia, quello norvegese Artic Blu di Sicily Food (Gruppo Mancuso) si impone come riferimento per chi cerca una combinazione di qualità, trasparenza e carattere distintivo. È un prodotto che nasce da un’idea di eccellenza basata su filiera, sostenibilità e cura artigianale.

Viral Friday: 3 cose da sapere sul pistacchio

Il pistacchio rimane protagonista del panorama food: ingrediente virale e amatissimo, spinge l’industria alimentare italiana e internazionale a innovare per valorizzare le sue declinazioni. Nel nostro Paese la coltivazione è ancora contenuta ma strategica, mentre all’estero la produzione cresce in maniera significativa.