Dove e a chi vanno gli aiuti alla Toscana e a Roma di UniCoop Firenze

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Ottobre 2020. Oltre 2,2 milioni di euro. È la cifra che Unicoop Firenze e Fondazione Il Cuore si scioglie hanno messo a disposizione dei toscani più fragili dall’inizio dell’emergenza Covid, fra finanziamento diretto di progetti delle associazioni sul territorio, buoni spesa per l’emergenza alimentare, raddoppi della Spesa Sospesa e delle raccolte alimentari e scolastica, che hanno coinvolto anche soci e clienti. Di 2,2 milioni di euro – per la precisione 2.209.000 euro – infatti, 1.627.000 euro sono stati donati da Unicoop Firenze e Fondazione Il Cuore si scioglie e 582.000 sono il contributo di soci e clienti che hanno partecipato alla Spesa Sospesa ad aprile 2020 e alle raccolte di luglio, settembre e ottobre scorsi.

Con “Nessuno Indietro”, la campagna della cooperativa volta a contrastare le disuguaglianze e a sostenere le associazioni di volontariato che aiutano quanti affrontano povertà, disabilità, disagio giovanile e violenza di genere, Unicoop Firenze finanzia 121 progetti, in tutte le province su cui opera, per un importo pari a 1.029.000 euro, raddoppia le cifre raggiunte dalla raccolta alimentare di luglio e da quella scolastica di settembre (288.000 euro) e dà un contributo di 40.000 euro al Banco Alimentare, per un totale di oltre 1,35 milioni di euro.

Trecentomila euro, invece, sono stati distribuiti dalla Fondazione Il Cuore si scioglie a marzo 2020, sotto forma di buoni spesa, finanziati con duecentomila euro messi a disposizione dalla stessa Fondazione e 100.000 euro donati da soci e clienti durante la campagna di solidarietà di dicembre 2019.

Con l’acuirsi della crisi e la richiesta anche da parte di soci, clienti e dipendenti di aiutare chi aveva meno, ad aprile sono stati raccolti circa 150 mila euro, compreso il raddoppio della Fondazione Il Cuore si scioglie, che sono andati alle famiglie bisognose sul territorio. L’iniziativa era quella della Spesa Sospesa.

Con le raccolte alimentari, direttamente da soci e clienti sono arrivati generi alimentari per 215 tonnellate, mentre con la raccolta scolastica soci e clienti hanno donato 95.000 confezioni di materiale per la scuola.

«In questo periodo di emergenza economica e sociale Unicoop Firenze e la Fondazione Il Cuore si scioglie si sono adoperate per sostenere le persone che si sono trovate in forte difficoltà. Pensiamo a tutti coloro che per effetto dell’epidemia da Covid-19 hanno perso il lavoro, a tutte le famiglie che in presenza di un diversamente abile si sono confrontate con grandi problemi di gestione ed economici, pensiamo al disagio giovanile, in buona sostanza a tutte le persone più fragili – dichiarano da Unicoop Firenze -. Le risorse donate sono state in gran parte messe a disposizione dalla nostra cooperativa e dalla Fondazione Il Cuore si scioglie, ma sono anche il frutto della generosità di soci e clienti che prima con la Spesa Sospesa e poi con le raccolte alimentari di luglio e ottobre e con la raccolta di materiali scolastici di settembre hanno donato generi alimentari e sussidi scolastici. Vorremmo dire un grande grazie a tutti, alle sezioni soci e a tutta la rete del volontariato toscano. Con loro abbiamo cercato e cercheremo di non lasciare nessuno indietro».

I progetti di “Nessuno Indietro” 

Accoglienza dei minori e delle donne vittime di violenza, sostegno ai più piccoli attraverso laboratori e attività, cura e accompagnamento dei soggetti disabili attraverso progetti innovativi e sostegno alle attività ordinarie: sono alcune delle proposte per evitare che il Covid, la crisi economica e l’isolamento che ne sono seguiti lascino indietro chi ha meno possibilità. Fra i progetti – 121 su 180 presentati che sono stati comunque occasioni di contatto che potranno portare a future collaborazioni -, ci sono anche attività più specifiche come la prevenzione della violenza di genere o esperienze di danzaterapia per persone con disabilità intellettive o fisiche, ma anche doposcuola per i ragazzi che sono stati più colpiti dall’interruzione delle lezioni lo scorso anno. Ci sono inoltre gli orti sociali e i corsi di artigianato per i giovani in difficoltà, gli inserimenti e i reinserimenti lavorativi e le iniziative per mettere in guardia i ragazzi rispetto ai pericoli del web, mai così vicini come in questo periodo in cui tutto si fa virtuale. Ci sono poi i percorsi di teatro, sport, musica per chi vive una situazione di disabilità o disagio, quelli che prevedono una partecipazione alle attività anche dei genitori dei ragazzi seguiti e quelli orientati a evitare fenomeni di dispersione scolastica e a contrastare le dipendenze.

Dichiarazione Matteo Biffoni, presidente ANCI Toscana 

“I fenomeni di fragilità sono ancora più esposti in situazioni straordinarie come quelle che stiamo vivendo. L’impegno di Unicoop Firenze negli scorsi mesi è stato importante: la cooperativa ha subito preso consapevolezza delle problematiche e della necessità di intervenire per sostenere chi rischiava di subire in maniera esponenziale le conseguenze della situazione di crisi sanitaria ed economica. Ad un intervento massiccio dal punto di vista economico, che solo una realtà strutturata sul territorio come Unicoop Firenze poteva organizzare in tempi così rapidi, si è affiancato un lavoro che ha visto in campo soci e volontari. Grazie ad Unicoop Firenze abbiamo vissuto l’incrocio virtuoso fra il mondo del volontariato, fortissimo in Toscana, le migliaia di soci e cittadini che hanno donato e l’impegno e la presenza della cooperativa: il messaggio che è arrivato è stato quello di una comunità che non lascia indietro nessuno”.

Da Firenze a Roma 

Unicoop Firenze e la Fondazione Il Cuore si scioglie hanno continuato inoltre a sostenere la distribuzione di cibo e generi di prima necessità ai poveri di Roma, in collaborazione con l’elemosiniere del Papa, Cardinale Konrad Krajewski. Lo scorso 26 settembre in sette punti vendita della rete Doc*Roma, controllata da Unicoop Firenze, si è tenuta una raccolta alimentare molto partecipata da clienti e volontari. Quanto raccolto è stato ritirato la sera stessa dal Cardinal Krajewski in persona, per essere utilizzato nelle mense e attraverso i pasti distribuiti alle persone senza fissa dimora che gravitano intorno alle stazioni della capitale. La raccolta alimentare ha fatto seguito ad alcune donazioni di quintali di generi alimentari e decine di coperte arrivate in Vaticano lo scorso inverno.

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