Dubai Chocolate: analisi del trend

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La Dubai Chocolate è diventata un fenomeno globale che ha rivoluzionato il mondo della pasticceria, combinando sapori mediorientali con una strategia di marketing virale. In questo articolo esploreremo le origini di tale prodotto, i suoi ingredienti distintivi, l’impatto sui mercati internazionali e, nello specifico, su quello italiano.

Origini della Dubai Chocolate

dalla ricerca su Instagram

La Dubai Chocolate è stata creata nel 2021 da Sarah Hamouda, fondatrice di Fix Dessert Chocolatier a Dubai. La sua creazione, chiamata “Can’t Get Knafeh of It“, unisce il cioccolato al latte con un ripieno di crema di pistacchio, kadayif croccante e tahini.

La combinazione di sapori e texture ha rapidamente attirato l’attenzione degli utenti sui social media, in particolare all’interno di TikTok, dove video che mostrano la rottura della barretta hanno accumulato milioni e milioni di visualizzazioni in tutto il mondo.

Dalla ricerca su Tik Tok

Ingredienti Distintivi

Paragonabile al successo che ebbe qualche anno fa il Ruby Chocolate, la notorietà della Dubai Chocolate Bar è, comunque, figlia della viralità e del passaparola che solamente i social network possono veicolare presso i consumatori. La caratteristica principale di questo prodotto, al di là del guscio di cioccolato, è il suo ripieno ricco e cremoso, composto da tre ingredienti, ovvero:

  • Pistacchio: è utilizzato sotto forma di crema o pasta e conferisce un sapore intenso e una consistenza vellutata.
  • Kadayif: si tratta di fili di pasta sottili e croccanti, spesso inclusi nei dolci mediorientali, che aggiungono qui una texture unica e decisamente inaspettata.
  • Tahini: la celebre pasta di sesamo bilancia la dolcezza con una nota leggermente amara.

Questi ingredienti, racchiusi in uno strato di cioccolato al latte o fondente, creano un’esperienza gustativa ricca e soddisfacente, oltre ad un prodotto oggettivamente interessante da guardare.

Impatto sul Mercato Internazionale

Il successo virale della Dubai Chocolate ha avuto ripercussioni significative sul mercato globale. Il fenomeno più eclatante riguarda la domanda di pistacchi: l’aumento della loro popolarità ha portato a una crescita esponenziale della domanda per questo prodotto, causando un incremento dei prezzi e una temporanea carenza di offerta. La quantità di pistacchio importato nel luogo d’origine della barretta ha visto, poi, un’impennata considerevole.

Ricordiamo che la Dubai Chocolate è l’ennesimo veicolo di valorizzazione del pistacchio, alimento che ormai da anni si trova sempre più spesso all’interno delle ricette di un range importante di prodotti: creme spalmabili, barrette proteiche, panettoni, colombe, yogurt, dessert, gelati, dolciumi etc.

La Dubai Chocolate è diventata inoltre un’occasione che molte aziende hanno colto per arricchire la propria linea prodotti. Lindt, ad esempio, ha lanciato la tavoletta “Dubai Style”, in foto, combinando cioccolato al latte, crema di pistacchio e kadayif.

Dal sito web lindt.it

Nel panorama italiano

Visitando la fiera Tutto Food di Milano, abbiamo visionato diverse proposte di aziende italiane ispirate al fenomeno virale come, ad esempio, il dessert fresco del Gruppo Mancuso, di cui alleghiamo una foto qui sotto e che abbiamo avuto occasione di assaggiare, per riscontrarne il gusto decisamente accattivante.

Anche il maestro cioccolatiere Ernst Knam ha elaborato una propria versione della Dubai Chocolate mostrandola tramite i suoi canali social. In aggiunta, nell’ultima edizione di Sigep, per fare un ulteriore esempio, abbiamo visto una proposta di gelato ispirata alla tavoletta più famosa del momento.

Da quanto ci risulta, l’unica azienda con distribuzione capillare che vende la tavoletta Dubai Chocolate vera e propria in Italia è Lindt: la Dubai Style Lindt pesa 145 g, costa 9.99 euro ed è andata a ruba al punto da risultare esaurita persino sul sito ufficiale dell’azienda.

Prezzi di Mercato

Dal sito web americanuncle.it

I prezzi della Dubai Chocolate variano in base alla marca, agli ingredienti e alla disponibilità.

  • Fix Dessert Chocolatier: la barretta originale da 200 g è venduta a circa 20 dollari, ma la disponibilità limitata ha portato all’applicazione di prezzi più alti sul mercato secondario.
  • Lindt: la versione da 145 g è proposta a cifre che vanno dai 10 ai 12.50 euro circa nei negozi europei.
  • Elit: offre barrette da 90 g a prezzi compresi tra i 3.90 e 6.90 euro, rendendo il prodotto più accessibile.

La Dubai Chocolate rappresenta un esempio di come la combinazione di ingredienti tradizionali e strategie di marketing moderne possa creare un prodotto di successo globale. La sua popolarità ha influenzato le tendenze del mercato dolciario, stimolando l’innovazione e l’adattamento da parte di marchi internazionali e italiani. Con la continua evoluzione nei gusti dei consumatori, è probabile, come anticipato, che vedremo ulteriori interpretazioni e varianti di questo dolce così particolare.

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