È Amazon il retailer più osservato dalla GDO italiana? Cosa succederà nel 2019?

Data:

Dicembre 2018. Nell’ultimo sondaggio abbiamo chiesto ai lettori di RetailWatch di rispondere a questo quesito:

Cosa succederà nel 2019

Questi sono stati i risultati.

Amazon

L’osservato numero 1 è Amazon, anche se attualmente ha poco a che fare con il food. Ha allacciato due rapporti di collaborazione (Unes in Lombardia, Pam per il Lazio) ma a parte questo e l’interesse mostrato per alcune categorie merceologiche e per le Piccole e medie imprese non ha fatto esperimenti simili a quelli degli Usa e UK con Amazon Fresh o addirittura l’acquisto di una catena come Whole Foods. Amazon è sulle pagine dei giornali un giorno si e quell’altro pure, è sempre citato nei convegni e nelle riunioni professionali, ma per il momento nel food ancora non ha preso decisioni allarmanti. Le prenderà? Certamente. In futuro.

I discount

La preoccupazione dei player tradizionali della GDO per il discount è palese. Il canale è cresciuto ancora, non più ai ritmi dei due decenni precedenti ma la crescita c’è. E non è solo quantitativa ma anche qualitativa. Con l’ingresso di Aldi, che ha raggiunto in un solo anno 45 negozi diretti, l’interesse per questo canale è più che raddoppiato. Da seguire l’evoluzione di Lidl sulla sostenibilità e i prodotti di nicchia, Md sui freschi, Eurospin su tutto, Penny su alcune inserzioni negli assortimenti (anche se il negozio appare ancora troppo povero). Ricordiamo che ormai i discount stanno entrano nelle città, dopo aver posizionato i negozi per anni nelle periferie o vicino alle strip commerciali.

Fusioni e vendite di catene e chiusure

L’interesse verso questi topics è evidente: le aziende o le reti di negozi o addirittura singoli ipermercati in vendita sono numerosi e qualcosa si sta già vedendo. Aumenteranno nel 2019? Si curamente.

Le centrali di acquisto

C’è movimento anche in questa direzione e alcuni passaggi si verificheranno anche nel 2019.

Per la cronaca del sondaggio il 5% ha risposto che nel 2019 non succederà nulla. Probabilmente c’è qualche burlone che vota o che vuole buttarla in caciara come succede in politica. Ma non importa.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Ci sono limiti al personal branding nel Retail?

Siamo abituati a vedere il nome di Donald Trump su palazzi importanti di Manhattan, alberghi di lusso e merchandising di vario genere. Con la cioccolata del Presidente però, si va oltre, portando sugli scaffali il peso delle istituzioni.

Conviene ancora aprire Pet Store?

I Pet Store hanno avuto un veloce sviluppo, dettato anche dall'impegno diretto di importanti fondi d'investimento. Quali caratteristiche devono avere, però, per rappresentare ancora oggi un buon modello da sviluppare?

Tempi duri all’orizzonte: Fotografia del cliente moderno.

Il PIL cresce poco, la produzione industriale cala e la sfiducia è alle stelle. Come si traducono questi elementi nei comportamenti di spesa e quali carte vincenti può giocarsi il retail?

Il RetailMedia è solo un altro modo per bombardare gli utenti?

La crescita del Retail Media è inarrestabile. Centromarca e Wavemaker presentano uno scenario che mostra un trend positivo. Siamo sicuri però che questo strumento rappresenti il miglior investimento di marketing possibile?