E se dopo Barilla tutta la GDO togliesse la plastica al pack? O fosse compostabile?

Data:

Luglio 2020. Era qualche giorno che ci pensavo, e mi chiedevo le motivazioni di questa faraoinica strategia di Barilla per annunciare una pasta ( identica a quella di prima ) ma con una promessa, una reason why, una issue ( per dirla nel linguaggio antico di Procter&Gamble ) particolare: prodotta con grano 100% italiano. Avranno avuto le loro buone ragioni, nel mio minuscolo mondo mi rimangono enormi dubbi.

Poi navigando on line mi sono imbattuto in questa minuscola notizia:   Barilla in UK avrebbe eliminato totalmente la plastica dalle loro confezioni: bravi!

E poi mi sono chiesto: ma visto tutto questa gigantesco battage sulla nuovo pasta tutta italiana…non potevano eliminare anche la plastica in Italia? Mistero …ma sicuramente ci sarà una spiegazione…

In ultimo domenica, facendo la spesa in COOP , scopro questa piccola novità  del pane  in un sacchetto di carta al 100%…

Piccola riflessione: ma se invece di miliardi di proclami sull’essere attenti al green e via di seguito, alle energie rinnovabili, alle luci a basso consumo ect ect, tutta la GDO si impegnasse ad eliminare la plastica dalle confezioni di pane e pasta (ed anche in altre se possibile ), soprattutto della MDD, le marche del distributore, sarebbe brutto?

Ricordo che qualcuno di nuovo sul mercato (ma poi dovrei chiedere delle royalties) nel suo posizionamento di prodotto tutte le confezioni sono compostabili.

Un bel servizio alla comunità, a costo praticamente zero (credo) ed anche un ottimo strumento di comunicazione per differenziarsi dagli altri.

Ma sicuramente mi sono perso qualcosa, mi sembra troppo facile.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

Il CEO di Walmart va in pensione: quali lezioni di leadership ci lascia?

Doug McMillon lascia l'incarico di AD in Walmart dopo dieci anni al timone del colosso retail. I suoi segreti? Partire dal basso, conoscere le esigenze di clienti e dipendenti, puntare sulla tecnologia. Il percorso lavorativo del manager stimola una riflessione: come nasce un grande leader?

MDD Test, minestrone: Maxi Di vs iN’s

Abbiamo testato i minestroni MDD precotti con verdure e legumi di Maxi Di e IN's. La valutazione è stata fatta tenendo conto, tra l'altro, di packaging, rapporto qualità/prezzo, ingredienti e valori nutrizionali. Quale dei due prodotti avrà accumulato un punteggio più elevato? In fondo, le nostre pagelle.

Mancuso Group con Sicily Food: l’importanza del CAMI

La costituzione del Consorzio Affumicatori Maestri Italiani, noto con l’acronimo CAMI, per Sicily Food come per le altre aziende socie, nasce dall'esigenza di unire sotto uno stesso tetto le imprese del comparto che fanno dell'eccellenza un marchio di fabbrica.

Salmone Artic Blu top quality di Sicily Food: la nostra review

Nel panorama dei salmoni di fascia alta distribuiti in Italia, quello norvegese Artic Blu di Sicily Food (Gruppo Mancuso) si impone come riferimento per chi cerca una combinazione di qualità, trasparenza e carattere distintivo. È un prodotto che nasce da un’idea di eccellenza basata su filiera, sostenibilità e cura artigianale.