Auchan ha stretto con Eataly un accordo privilegiato per la commercializzazione di 100 e più referenze in diverse categorie merceologiche che sono già presenti negli ipermercati del gruppo.
Eataly con Auchan
Data:
Articoli similiRelated
Esselunga e Coop vs Selex nella corsa ai prodotti a marchio.
L'MDD è storicamente in aumento perché la si usa come arma competitiva (contro i discount), utile a fidelizzare la clientela. Quali sono i rischi e le opportunità di tale incremento? I casi Esselunga, Coop e Selex.
La catena di librerie più grande del mondo è chiusa al pubblico. Perché è un problema della GDO.
Il ruolo della GDO nel mercato del libro si assottiglia sempre di più ma invertire il trend è possibile. Vediamo come, analizzando i dati ed un caso di successo.
La GDO ignora un’opportunità da 10 miliardi di euro?
Esistono vari modi, già testati, per vendere all'industria degli spazi pubblicitari all'interno dei negozi alimentari. E se ci fosse un modo più strutturato e profittevole di farlo?
Eataly cambia pelle, accelerando sulla MDD
Eataly è nata dall'intuizione di valorizzare i marchi e le produzioni alimentari degli artigiani. Cos'è cambiato recentemente nella sua strategia? Analizziamo come viene utilizzato oggi il marchio insegna.
Da un progetto di questo genere credo che l'unico che abbia qualcosa da perdere sia Eataly, nel momento in cui le sue referenze appaiono in assortimento su un ipermercato, perdono quell'aurea di esclusività che li contraddistinguono. Discorso diverso se l'assortimento fosse proposto all'estero, sarebbe sicuramente una bella vetrina per i piccoli produttori. Va comunque elogiato il tentativo di alzare il livello della qualità e dei localismi da parte di Auchan.
Il progetto è interessante, ma analizzando l'attuale proposta commerciale di Auchan non mi sembra che le due catene condividano gli stessi focus e neppure che abbiano una Clientela (se non forse a Torino) dedita anche alla frequentazione di "boutique" come Eataly. Sono d'accordo con Filippo che se questo potesse rappresentare uno sbocco all'estero per i produttori italiani allora sì che sarebbe ottimo, ma purtroppo un accordo in Italia non sempre si traduce in questo.