ExtraCoop Villanova, un processo di re-branding operativo delle MDD e di layout e di promo

Data:

Febbraio 2019. RetailWatch aveva già commentato questo nuovo concept dell’ipermercato di Coop, ExtraCoop a Villanova (Bologna).

A un anno di distanza siamo tornati per vedere gli aggiustamenti obbligati dovuti alle verifiche e ai comportamenti di acquisto dei soci e dei clienti di ExtraCoop.

Il layout è stato modificato soprattutto in due punti:

. l’abbigliamento, ridotto alla metà della superficie precedentemente occupata,

. l’ortofrutta, troppo adiacente alle casse, con qualche problema di agibilità nelle giornate di maggior picco di visite.

Il nuovo ruolo del prodotto a marchio Coop una sorta di re-branding operativo

Il prodotto a marchio, la MDD, hanno una importanza strategica e operativa della quale non serve parlare. Qui a Villanova, come il filmato qui sopra di RetailWatch vuole dimostrare, è avvenuta una sorta di re-branding operativa proprio delle MDD, attraverso:

. dei doppi (avanti e dietro) totem mobili sparsi in punti caldi e critici del layout per spiegare le valenze dei diversi marchi e prodotti MDD, una soluzione interessante, perché mobile, e soprattutto perché compendiata dal prodotto,

. una evidenziazione a scaffale (ecco perché parlare di re-branding operativo) con slim dedicati a ogni singolo brand Coop, con l’aggiunta di informazioni oggettive e di funzione d’uso viste in chiave sostenibilità,

. una serie di totem sul posizionamento strategico di alcune scelte operate da Coop, che potremmo definire corporate,

. all’ingresso una summa di Ivano Barberini (ex presidente ANCC-Coop) con il posizionamento strategico che ogni negozio dovrebbe adottare per far capire la diversità degli impianti commerciali dagli altri negozi della GDO.

Nel contempo sono aumentate le aree promozionali (forse sono un po’ troppe soprattutto nei fuori gondola) per dare una maggior immagine di convenienza e di rinnovo delle visite.

L’ExtraCoop, evidentemente, era troppo pulitino, troppo ordinato e troppo geometrico nel suo disegno, macro e micro. Con questi aggiustamenti probabilmente CoopAlleanza3.0 raggiungerà gli obiettivi di budget sperati.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

Carne alternativa: tra innovazione, business e limiti normativi

Negli ultimi anni, le alternative alla carne tradizionale sono diventate uno dei temi più dibattuti nel mondo del food-tech. La carne coltivata in vitro e le varianti plant-based, infatti, rappresentano oggi un settore economico in rapida espansione, con numeri da capogiro e implicazioni profonde su salute, sostenibilità e consumi. Approfondiamo l'argomento includendo gli scenari europei e italiani nella fattispecie, ma anche quello statunitense.

Anche Ahold Delhaize, per il futuro, punta su prezzi e costi bassi.

Ahold Delhaize ha archiviato il 2024 con quasi €90 miliardi di vendite, crescendo grazie ad una strategia che si basa grandemente sul contenimento dei costi e sugli investimenti in competitività. Analizziamola nel dettaglio.

Arcaplanet dice addio al colore nero?Il caso BariBlu

Il colore nero viene associato ad eleganza e prodotti premium ma, nel tempo, è stato abbandonato da molti retailer a favore di tonalità più luminose, maggiormente in grado di valorizzare le superfici commerciali. Analizziamo il caso Arcaplanet.

MDD Wars, Cotoletta di pollo surgelata: Dpiù vs Famila

Mettiamo a confronto le cotolette di pollo MDD acquistate da Famila (linea Selex) e da Dpiù (marchio Si fa Bontà). Si tratta di prodotti surgelati per i quali vengono valutati costo, packaging, ingredienti e sapore. Interessante notare come, seppure l'azienda produttrice sia la stessa per entrambi, le cotolette risultino diverse l'una dall'altra.