Farmacia: ma chi misura la pressione cosa chiede?

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Farmacia: ma chi misura la pressione cosa chiede?

Aprile 2012

Primo tentativo
Farmacia Cooperativa Farmaceutica – c.so C.Colombo 1, Milano, visita effettuata il 4 aprile 2012 ore: 18,30 La farmacia è di dimensioni ridotte in una zona centrale ed è dotata di una sola vetrina. Si tratta di una Cooperativa Farmaceutica. Sono esposte numerose offerte in promozione di prodotti non medicali con relativo sconto. Entrando noto che non c’è nessun cliente, chiedo gentilmente se posso misurarmi la pressione. L’apparecchio misura pressione è automatico (nelle farmacie il medico non usa più il fonendoscopio) ed è collocato in un piccolo angolo del negozio al riparo dalla vista di altre persone dove c’è uno sgabello per sedersi, nient’altro. Noto sull’apparecchio un adesivo 1€. Terminata la seduta, mi viene consegnata la strisciolina che riporta i valori dell’esame, rilasciata dalla macchina automatica. Pago un euro. Non mi viene rilasciato nessun scontrino di avvenuto pagamento.

Secondo tentativo
Farmacia Olona – v.le Coni Zugna 43, Milano, ore: 19,00 Secondo approccio presso un’altra farmacia, questa volta privata nella stessa zona. Il negozio possiede diverse vetrine dove sono esposte  le pubblicità di diversi prodotti per la cura del corpo. Il bancone che accoglie i clienti per l’acquisto di farmaci è presieduto da tre farmacisti. La farmacia è affollata, devo attendere il mio turno ritirando lo scontrino  prenotazione, come avviene nei supermercati. Finalmente arriva il mio turno, chiedo alla farmacista di misurare la pressione. Vengo accompagnata in uno stanzino defilato del negozio, di dimensioni non certo sufficienti ad accogliere un paziente. E’ corredato del solo apparecchio misura pressione e uno sgabello per sedersi; niente appendino per appoggiare la giacca, che ho necessariamente tolto e tenuta sulle ginocchia. Terminata l’operazione mi viene rilasciato una scheda di pressione arteriosa. La farmacista, che non è la stessa che mi ha accompagnato, controlla i valori.  Tra i vari dati segnalati sulla scheda che stampa l’apparecchio è segnato anche il giorno e l’ora in cui viene effettuato l’esame. Noto che l’ora è completamente errata, segna le 17.12 Non mi viene richiesto nessun compenso.

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