Fashion Low Cost? Si può con Deichmann-Gozzi

Data:

Fashion Low Cost? Si può con Deichmann-Gozzi

Febbraio 2013. Interessante la partnership tra Deichmann e Carla Gozzi …-Tra chi?- si chiederanno alcuni tra lettori. Deichmann e Carla Gozzi, l’uno retailer, ma non solo, del mercato delle calzature  con un posizionamento  estremamente low cost, piuttosto nuovo in Italia (dal 2008) ma con una lunga storia alle spalle, tanto da festeggiare i 100 anni proprio nel 2013, l’altra fashion blogger, style coach, formatrice di stilisti e chi più ne ha più ne metta, nota al grande pubblico per i programmi modaioli  “Ma come ti vesti?” e “Shopping Night” visibili su Real Time, tra i canali più innovativi da quando siamo felici fruitori del digitale terreste.

Cosa ci fanno insieme la regina della moda da piccolo schermo e il noioso e serio venditore di scarpe da due soldi? Presto detto. Questa intelligente relazione prende le mosse da una società che in tempi di crisi, si evolve e adatta il concetto di fashion ai tempi che corrono. Infatti, se è pur vero che migliorano le proprie performance gran parte di quei marchi relativi alla moda hi-lux è ancor più vero che la forbice dei consumi, così come già accaduto in altre realtà distributive, si amplia a favore degli estremi. Anche il mondo delle calzature non ne è esente, ragion per cui quello che nel mondo della Gdo  definiremmo un discounter (probabilmente hard), nel 2011 ha aumentato il proprio fatturato da 3,93 € mld a 4,13 € mld (+ 5%), aprendo dal 2008 a oggi circa 47 filiali solo in Italia.
L’abbigliamento così come lo intendevamo sino a pochi anni fa sta modificandosi in maniera sostanziale. Diventa quindi accettabile, sano, addirittura furbo, per il consumatore, uscire dai canoni classici del vestire, pensare di poter abbinare una maglia in cashmere acquistata in boutique ad un jeans slavato proveniente dal mercato rionale. Non sono poche oggi le consumatrici donne che, con un estremo pragmatismo femminile, identificano nel falso a poco prezzo, ma sufficientemente curato, la soluzione al desiderio di quella borsa che desideravano da mesi -tanto chi vuoi che se ne accorga?-.

Ecco quindi che la risposta, anche mediatica, ai cambiamenti sopraelencati può tradursi in un nuovo modo di esprimere e veicolare il concetto di fashion: nasce il programma “Guardaroba perfetto”, la trasmissione che, sotto la guida di Carla Gozzi, aiuta le concorrenti a rivedere il proprio look abbinando capi già presenti nel guardaroba, proponendo al massimo qualche piccola modifica, rinnovando con gusto abiti e accessori altrimenti destinati all’oblio.
Con questi presupporti un matrimonio del genere non poteva tardare. Nel tour della Gozzi “Come ti vesto!” la style coach più famosa d’Italia si avvale della collaborazione di Deichmann per ciò che riguarda la calzatura e di altri players nazionali e internazionali, si badi bene, con posizionamento mai troppo elevato tra i quali Piazza Italia, B by Limoni, Accessorize.
Con un messaggio esplicito, estremamente chiaro: “Si, si può essere fashion e low cost allo stesso tempo”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Ci sono limiti al personal branding nel Retail?

Siamo abituati a vedere il nome di Donald Trump su palazzi importanti di Manhattan, alberghi di lusso e merchandising di vario genere. Con la cioccolata del Presidente però, si va oltre, portando sugli scaffali il peso delle istituzioni.

Conviene ancora aprire Pet Store?

I Pet Store hanno avuto un veloce sviluppo, dettato anche dall'impegno diretto di importanti fondi d'investimento. Quali caratteristiche devono avere, però, per rappresentare ancora oggi un buon modello da sviluppare?

Tempi duri all’orizzonte: Fotografia del cliente moderno.

Il PIL cresce poco, la produzione industriale cala e la sfiducia è alle stelle. Come si traducono questi elementi nei comportamenti di spesa e quali carte vincenti può giocarsi il retail?

Il RetailMedia è solo un altro modo per bombardare gli utenti?

La crescita del Retail Media è inarrestabile. Centromarca e Wavemaker presentano uno scenario che mostra un trend positivo. Siamo sicuri però che questo strumento rappresenti il miglior investimento di marketing possibile?