Finzi-Astra: gli italiani mangiano senza assilli

Data:


Finzi-Astra: gli italiani mangiano senza assilli

Novembre 2014. Indagare su cosa mangiano gli italiani è complesso. Lo testimoniano i risultati di molte ricerche sociali e di mercato. Generalizzare è facile, senza cogliere l’essenza delle preferenze dei cittadini.
 
Una recente ricerca di Enrico Finzi, presidente di AstraRicerche per Orogel, sul rapporto delle persone con l’alimentazione mostra alcuni item-risposte interessanti.
 

 
Gli italiani mangiano di tutto auto-equilibrando quantità e dieta, senza preoccupazioni e l’assillo che la dieta porta con sè. È un atto di saggezza e di lungimiranza che premia il secondo item e lo spostamento della dieta (auto-guidata) verso alimenti salutistici, naturali che aiutino il benessere della persona a 360°. Infatti il 24,8% si dichiara sempre più preoccupato di quell che si mangia.
 
Solo il 10% si dichiara a dieta. Molti le fanno o le hanno fatte, ma poi ritornano a mangiare “come piace a me”.
 

 
La maggior parte degli intervistati dichiara che mangiare è un piacere (però è ormai il secondo item, surclassato dal benessere), che mangia in modo vario (e quindi è aperto alle sperimentazioni) e regolare, che mangia in compagnia e che mangiare è un atto che lo rende felice.
 

 
Ed ecco il sorpasso del salutismo e della salute sul gusto. Il gusto (scelgo quello che mi piace) ha dominato le classifiche di tutte le ricerche per anni. La salute, intesa come uno stile di vita e di alimentazione sano, è adesso al primo posto e tutti gli indicatori dicono che ci rimarrà per lungo tempo. Molte industrie lo hanno capito, forse bisognerebbe fare più spazio sugli scaffali a certe line di prodotto, sia nei freschi sia nei freschissimi.
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Ci sono limiti al personal branding nel Retail?

Siamo abituati a vedere il nome di Donald Trump su palazzi importanti di Manhattan, alberghi di lusso e merchandising di vario genere. Con la cioccolata del Presidente però, si va oltre, portando sugli scaffali il peso delle istituzioni.

Conviene ancora aprire Pet Store?

I Pet Store hanno avuto un veloce sviluppo, dettato anche dall'impegno diretto di importanti fondi d'investimento. Quali caratteristiche devono avere, però, per rappresentare ancora oggi un buon modello da sviluppare?

Tempi duri all’orizzonte: Fotografia del cliente moderno.

Il PIL cresce poco, la produzione industriale cala e la sfiducia è alle stelle. Come si traducono questi elementi nei comportamenti di spesa e quali carte vincenti può giocarsi il retail?

Il RetailMedia è solo un altro modo per bombardare gli utenti?

La crescita del Retail Media è inarrestabile. Centromarca e Wavemaker presentano uno scenario che mostra un trend positivo. Siamo sicuri però che questo strumento rappresenti il miglior investimento di marketing possibile?