Gasbarrino U2/Unes: la verità su Amazon. E sulla MDD i fornitori devono…

Data:


Gasbarrino U2/Unes: la verità su Amazon. E sulla MDD i fornitori devono…
 
Gennaio 2017. Mario Gasbarrino, AD di U2-Unes/Finiper è intervenuto a Marca 2017.
 
Abbiamo diviso il suo intervento in due parti.
 

 
Il rapporto con Amazon
Mario Gasbarrino racconta le vicissitudini con il gruppo Americano che stava scegliendo il partner per PrimeNow. Lo fa con onestà e racconta il suo sentiment prima e dopo aver siglato l’accordo. Spiega il rapporto e il servizio fornito al cliente, del tutto diverso da quello usuale.
 
Sottolinea il rapporto commerciale del rapporto di fornitura con Amazon. E dà una avvertenza: il mondo sta cambiando e noi (ndr: la GDO classica) siamo ancora bloccati su vecchi modi di operare.
 

 
Il ruolo della MDD IlViaggiatorGoloso e i rapporti con i fornitori
La MDD di alto di gamma del gruppo è diventata marca con l’apertura del primo temporary store di via Belfiore a Milano nel 2015. Con l’apertura del primo negozio IlViaggiatorGoloso in via Belisario sempre a Milano, la marca è diventata un’insegna vera e propria.
Tutto sta cambiando velocemente, ma il cliente è cambiato già da tempo. Siamo noi della GDO che non stiamo cambiando.
La MDD in U2/Unes ha una incidenza del 40%, la quota è raddoppiata in dieci anni. Un prodotto su due venduti, in pratica, è una MDD.
 
La MDD alto di gamma IlViaggiatorGoloso ha una incidenza sul totale delle vendite dell’8%. Ha quadruplicato la quota in 5 anni. Il panettone ha venduto due anni fa 100.000 pezzi. Nell’ultimo hanno abbiamo venduto 160.000 pezzi.
Dobbiamo eliminare le distinzioni fra IDM e MDD, ognuno deve fare le sue strategie. Però l’IDM non può entrare nel nostro pdv e dire cosa dobbiamo e cosa non dobbiamo fare. L’investimento, importante, per aprire un negozio è tutto nostro, anche quando sbagliamo. Non vogliamo condizionamenti di nessun tipo. Oggi operiamo ancora con le regole degli anni ’80, in un mondo ormai senza regole.
I fornitori più performanti non sono stati loro a presentarsi, ma siamo stati noi a cercarli e a chiedergli per favore se potevamo vendere il loro prodotto.
 
Il mondo sta cambiando davvero.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Ci sono limiti al personal branding nel Retail?

Siamo abituati a vedere il nome di Donald Trump su palazzi importanti di Manhattan, alberghi di lusso e merchandising di vario genere. Con la cioccolata del Presidente però, si va oltre, portando sugli scaffali il peso delle istituzioni.

Conviene ancora aprire Pet Store?

I Pet Store hanno avuto un veloce sviluppo, dettato anche dall'impegno diretto di importanti fondi d'investimento. Quali caratteristiche devono avere, però, per rappresentare ancora oggi un buon modello da sviluppare?

Tempi duri all’orizzonte: Fotografia del cliente moderno.

Il PIL cresce poco, la produzione industriale cala e la sfiducia è alle stelle. Come si traducono questi elementi nei comportamenti di spesa e quali carte vincenti può giocarsi il retail?

Il RetailMedia è solo un altro modo per bombardare gli utenti?

La crescita del Retail Media è inarrestabile. Centromarca e Wavemaker presentano uno scenario che mostra un trend positivo. Siamo sicuri però che questo strumento rappresenti il miglior investimento di marketing possibile?