Gfk-Eurisko: si fa presto a parlare di sostenibilità
Settembre 2014. Si è svolta recentemente una giornata di studio di Gfk-Eurisko sui cambiamenti di consumo. Ecco il capitolo sulla sostenibilità e le sue varianti.
IL NUOVO PROGETTO DI VITA (CULTURE DI CONSUMO)
Conducendo approfondimenti sulla tematica prima vista – “salute e benessere” -, si è scoperto con grande evidenza che in questi segmenti trainanti l’obiettivo che ci si pone è inquadrabile nell’esigenza di un benessere armonico. In realtà cresce la ricerca di un vero benessere che riguardi, in una sorta di armonia complessiva, i diversi momenti e contesti della propria esistenza. In particolare le riflessioni riguardano:
- la propria persona adesso,
- la propria persona in futuro,
- la relazione con gli altri, sia nel mondo professionale che in quello privato,
- il contesto in cui si vive.
Analizziamo in sintesi quello che è emerso per ciascuna delle quattro aree; riconcettualizzando il tutto constateremo anche che quanto è emerso tende in realtà a coincidere con i principi fondamentali di un approccio alla vita realmente sostenibile (le 4 aree della SOSTENIBILITA’: Sociale, Culturale, Economica, Ambientale). Quindi approcci di grande saggezza ed equilibrio, in prospettive di medio lungo periodo.
Il primo tema toccato riguarda in effetti la più importante area della sostenibilità, cioè la SOSTENIBILITA’ SOCIALE, il cui senso ultimo in effetti è: nel prendere qualsiasi decisione, a qualsiasi livello, da qualsiasi entità sociale, si deve operare in modo che debbano essere prioritariamente rispettati i valori basici e fondamentali degli individui: la salute del loro corpo e della loro mente. Sono i beni supremi della vita.
- si desidera vivere in un contesto caratterizzato da sicurezza sociale, e non da tensioni sociali, con le non infrequenti perdite di controllo e degenerazioni; alcune al limite dell’irreparabile
- si desidera vivere in una società che non crei angosce da sopravvivenza economica nel tempo. Una nota: il concetto del denaro è trattato con grande equilibrio; non si parla di desideri di ricchezza, ma di aspirazioni ad una sostanziale tranquillità economica.
In realtà la sicurezza sociale è il risultato della accettazione / tolleranza delle differenze culturali. All’origine infatti dell’insicurezza sociale ci sono quasi sempre le contrapposizioni culturali, che creano tensioni sociali, la cui degenerazione produce insicurezza sociale. In realtà bisognerebbe ricordare che la diversità culturale non è mai una minaccia sociale, ma al contrario è necessaria per l’umanità quanto la biodiversità per la natura. L’approccio di SOSTENIBILITA’ CULTURALE è quindi una delle radici dello sviluppo della Società, inteso come mezzo per condurre una esistenza più soddisfacente anche sul piano intellettuale, emozionale, morale e spirituale. E’ inoltre un ingrediente fondamentale per evitare tensioni sociali, e garantire sicurezza agli individui.
Viviamo in un periodo governato da logiche di “breve”, dove l’obiettivo purtroppo è di spremere il valore, e non di costruire il valore nel tempo. La gestione dell’economia è governata da logiche speculative, dove la costruzione del valore per il futuro non interessa a coloro che gestiscono le opportunità di business di questo periodo. Ripetiamo: si brucia valore, e non si costruisce valore.
Ciò angoscia le famiglie, e tutti coloro che – non avendo coperture finanziarie di lungo periodo – desiderano poter partecipare ad un sistema che si preoccupa di costruire valore in continuità, e non di sfruttare il presente a danno del futuro. Quindi, sostenibilità economica: costruzione di valore nel tempo, tramite investimenti per innovazione di prodotto ed innovazione di processo.
- La terza area riguarda la relazione con gli altri. La tensione positiva verso gli altri – sia nel contesto professionale, che in quello privato – è una delle conseguenze più evidenti – come già segnalato – della crescita culturale della popolazione: più si va avanti, più si cresce, più ci si rende conto dell’indispensabilità degli altri. Tutte le forme di vita – umana, intellettuale, sociale, economica – prevedono l’indispensabilità di un rapporto positivo con gli altri. Ed è implicito nell’ETICA e nella SOSTENIBILITA’. Le due declinazioni del rapporto con altri – professionale e privato – sono entrambe interessanti:
- nell’ambito professionale, infatti, le antiche logiche della conflittualità, lotta, battaglia, paiono superate, quanto meno nella progettualità. Si parla solo di logiche di relazione positiva: collaborazione, aiuto, alleanza, condivisione. Peraltro le logiche positive – evitando le conflittualità e le contrapposizioni – favoriscono la presa di decisioni e lo sviluppo (lo sviluppo è sempre frutto di un determinato numero di decisioni prese in una definita unità di tempo; contrariamente alla paralisi, che consegue all’assenza di decisioni)
- nell’ambito privato, la buona relazione con gli altri, anche in logica donativa – trattare bene proattivamente, senza necessariamente aspettarsi un ritorno – dà soddisfazione e dà qualità di vita. Anche perché ci si possono aspettare comunque dei ritorni di soddisfazione.
Nel rapporto con gli altri si ritrovano tutte le forme di sostenibilità finora viste:
-
nel rapporto professionale positivo/costruttivo si ritrova:
- SOSTENIBILITA’ CULTURALE: dar spazio e considerazione anche a culture ed approcci differenti, nella certezza che si avranno contributi costruttivi
- SOSTENIBILITA’ ECONOMICA: diminuisce la speculatività di breve periodo e si dà sempre spazio a progetti più ampi e coinvolgenti, certamente più di lungo periodo, e quindi di valore proiettato nel tempo
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nel rapporto privato positivo/di vicinanza/donativo si ritrova:
- SOSTENIBILITA’ SOCIALE: la gente migliora la qualità della vita da tutti i punti di vista, con grandissimi benefici per la vita mentale.
- La quarta area riguarda il contesto in cui si vive. Questo tema ha a che fare con due sotto-aree, il contesto sociale e quello ambientale:
- Il contesto sociale: si auspica la possibilità (o capacità) di poter gestire la propria esistenza con equilibrio, cercando di evitare di essere determinati dal sistema (specie nei casi in cui il sistema è degenerato), e di riservarsi del tempo per sé, in modo rilassato. Quest’area rientra anch’essa nella SOSTENIBILITA’ SOCIALE già vista
- Il contesto ambientale: si desidera poter vivere in una natura vera, così come si dovrebbe presentare, senza le violenze dell’egoismo e dell’ignoranza. E qui si entra nell’ultimo capitolo della SOSTENIBILITA’, quella AMBIENTALE.
il rispetto dell’ambiente nelle sue funzioni fondamentali, e l’esigenza di consegnarlo alle future generazioni in modo migliore – o al minimo uguale – a quello che abbiamo avuto in consegna, è un obbligo.
IN BREVE SINTESI
Come si è notato nelle due pagine che precedono, il disegno della riprogettazione della vita si sviluppa totalmente in un’area di “benessere”. E di fatto la descrizione del benessere auspicato rappresenta in sostanza il vero sviluppo della SOSTENIBILITA’ in tutte le sue forme:
- CULTURALE
- SOCIALE
- ECONOMICO
- AMBIENTALE
La cosa più interessante è che la gente, queste regole, le sta non solo interiorizzando, ma anche razionalizzando. E diventano sempre di più regole di vita che si pretende siano rispettate totalmente da tutti gli attori del Sistema, Pubblico e Privato.
Diventano criteri di valutazione, di giudizio, di scelta.