I freschi-issimi trainano il discount anche verso gli specializzati

Data:

Gennaio 2020. Nei primi undici mesi del 2019 appare positivo l’andamento delle vendite dei prodotti grocery. Le vendite del largo consumo confezionato nella grande distribuzione, infatti, crescono a valore di quasi due punti percentuali (+1,7%). Osservando

il primo semestre si vede come arranchino, al contrario, i canali di distribuzione più tradizionali. Non tutti i canali della distribuzione moderna beneficiano appieno di questo trend favorevole: ancora una volta sono i discount a evidenziare performance

positive (+3,6%), in parte condivise con i superstore (+1,6%), mentre soffrono gli ipermercati (-1,4%) e i piccoli negozi tradizionali e specialisti del fresco (-3,9%). Un discorso a parte merita l’e-commerce, che fa registrare un trend di spesa a valore che sfiora il +31%.

Il calo della spesa a valore nei piccoli negozi specializzati non si limita ai soli prodotti confezionati, ma coinvolge soprattutto le diverse categorie del fresco (gastronomie, panetterie, macellerie).

In diminuzione anche la spesa nei negozi specializzati nei prodotti per animali (-0,8%) e in quelli dei prodotti per bambini (-11,4%).

Proprio il reparto del fresco, che contribuisce in maniera determinante all’arretramento dei negozi specializzati, guida la forte crescita del discount: sono freschi e freschissimi a trainare l’incremento delle vendite, in particolare il reparto del pesce

(+33,5% dato progressivo ottobre 2019), seguito dall’ortofrutta, dalla gastronomia, dai banchi di panetteria e pasticceria e da quelli della carne. Nel mese di novembre 2019 la crescita del reparto fresco è dell’1,6%. Complessivamente, l’88% della

crescita del fatturato dei discount è riconducibile al contributo del fresco (peso imposto e peso variabile). Parallelamente, si assiste nelle vie delle nostre città ad un arretramento di macellerie, panifici, salumerie, fruttivendoli, pescherie e mercati

rionali.

Emerge in maniera chiara, dunque, una diretta competizione del discount non tanto – e non solo – con i punti vendita della grande distribuzione, ma sempre di più con i

negozi tradizionali specializzati. L’ampia diffusione di questo canale consente infatti di competere con la rete tradizionale non solo sul versante dei prezzi ma, sempre più, anche su quello della localizzazione e del servizio di prossimità e vicinato.

Fonte: Nielsen e italiani.coop

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

MDD Test, minestrone: Maxi Di vs iN’s

Abbiamo testato i minestroni MDD precotti con verdure e legumi di Maxi Di e IN's. La valutazione è stata fatta tenendo conto, tra l'altro, di packaging, rapporto qualità/prezzo, ingredienti e valori nutrizionali. Quale dei due prodotti avrà accumulato un punteggio più elevato? In fondo, le nostre pagelle.

Mancuso Group con Sicily Food: l’importanza del CAMI

La costituzione del Consorzio Affumicatori Maestri Italiani, noto con l’acronimo CAMI, per Sicily Food come per le altre aziende socie, nasce dall'esigenza di unire sotto uno stesso tetto le imprese del comparto che fanno dell'eccellenza un marchio di fabbrica.

Salmone Artic Blu top quality di Sicily Food: la nostra review

Nel panorama dei salmoni di fascia alta distribuiti in Italia, quello norvegese Artic Blu di Sicily Food (Gruppo Mancuso) si impone come riferimento per chi cerca una combinazione di qualità, trasparenza e carattere distintivo. È un prodotto che nasce da un’idea di eccellenza basata su filiera, sostenibilità e cura artigianale.

Viral Friday: 3 cose da sapere sul pistacchio

Il pistacchio rimane protagonista del panorama food: ingrediente virale e amatissimo, spinge l’industria alimentare italiana e internazionale a innovare per valorizzare le sue declinazioni. Nel nostro Paese la coltivazione è ancora contenuta ma strategica, mentre all’estero la produzione cresce in maniera significativa.