Idm e gdo fra pessimismo, attendismo e ottimismo
Maggio 2016. Una kermesse, commerciale e intellettuale, come Linkontro di Nielsen, è una sorta di termometro per vedere e sentire qual è il sentiment, l'atmosfera che pervade la business community.
Se andate su Linkontro.it trovate il dettaglio dei relatori che si sono succeduti nella tre giorni di Forte Village. Guardando e ascoltando gli umori della sala abbiamo diviso in tre segmenti i relatori risultati i più ottimisti, gli ansiogeni e gli attendisti. Non ci sono tutti, ma solo quelli che hanno fatto parlare più di se'.
Gli ottimisti
Leggere e ascoltare lo scrittore Francesco Piccolo è davvero un piacere. L'ironia dei suoi racconti di vita quotidiana, densi di humor elegante, sprizzano ottimismo da tutti i pori.
Christian Centonze di Nielsen ha ricevuto applausi a scena aperta per il disegno dell'attualità e del futuro della industria del largo consumo. Nonostante la complessità sottolineata, molti hanno intravisto un percorso possibile.
Mario Gasbarrino di U2-Unes ha una visione ottimistica per carattere e anche nel ricordare che "L'e-commerce è come il monossido di carbonio, ammazza e non si vede" ha generato, a suo modo ottimismo e più di qualche risata amara o a denti stretti.
Gregoire Kaufmann di Carrefour ha spiegato che ristrutturando con intelligenza i negozi e creando empatia un'altra strada c'è (secondo RetailWatch la sfida della ristrutturazione della rete è la sfida di questi due anni).
Marco Pedroni di Coop Italia ha enfatizzato le nuove MDD core, main stream, che diventano Orgine, per bisogni e funzione d'uso nella categoria, quindi non vale più il brand ombrello: un passaggio chiave per i prossimi 5 anni.
Sami Kahale di P&G ha detto chiaro e tondo che bisogna ridurre il numero di referenze e la pressione promozionale.
Giovanni Zucchi ha spiegato che la terza via nell'olio c'è: deve diventare trasparente.
Gli ansiogeni
Non sono pessimisti di professione, ma hanno generato ansia e malumore.
Mariangela Marseglia di Amazon non ha svelato nulla della strategia di Jeff Bezos, ha solo detto che le consegne a volte si fanno in 20 minuti e che occuperanno tutti gli spazi disponibili, anche le filiere dei territori. Il drone è solo rimandato.
Paola Scarpa di Google e Giovanni Loser di Illy, hanno confidato che i big data sono cose per pochi ed è meglio affrettarsi perché il treno è in movimento. Da scegliere.
Steve Matthensen di Nielsen ha suggerito di studiare la Cina, non gli Stati Uniti.
Paolo Iabichino di Ogilvy pur di difendere l'olio di palma della Nutella ha letto 3 post di consumatori che erano felici della non sostenibilità del brand della Ferrero, riuscendo in 19 secondi a fare a pezzi uno dei leit motivo de Linkontro, quello, appunto della sostenibilità.
Gli attendisti
Francesco Daveri dell'Università Cattolica, forse perché aveva poco tempo a disposizione, ha spiegato che la ripresa c'è, si, ma, però, forse, non proprio adesso. La vedremo?
Valerio DiNatale di Mondelez, ha assicurato che gli investimenti in comunicazione e marketing continueranno, certo in direzione di internet, ma come?
Voto a Lincontro 2016: 7 (su 10)
Il tema della prossima edizione sarà Leading the change, e non si parlerà più di on e off line, perché a maggio 2017 il tutto sarà integrato, come ha detto Giovanni Fantasia di Nielsen. O in via di integrazione. Vedremo.