Il 2018 chiuderà il confezionato con il segno -0,1 secondo IRi

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Il 2018 chiuderà il confezionato con il segno -0,1 secondo IRi

Giugno 2018. IRI, leader mondiale nelle informazioni di mercato per il Largo Consumo, il Retail e lo Shopper, ha elaborato le previsioni sull’andamento dei mercati del Largo Consumo Confezionato per l’anno in corso.
Lo scenario del Largo Consumo Confezionato vira bruscamente dopo gli ottimi risultati di crescita ottenuti nel 2017. Diversi sono i fattori che influenzano la flessione delle vendite a cominciare dai risultati poco brillanti segnati nei primi mesi di quest’anno.
L’appiattimento degli acquisti nella prima parte del 2018 si è verificato in presenza del deciso rafforzamento dei prezzi alimentari che rappresentano oggi il principale fattore di freno alla corsa dei volumi.
A questo si sono aggiunti fattori esterni eccezionali (es. di calendario) e climatici. L’evoluzione climatica nel 2018 è ancora una volta un elemento cruciale per il rallentamento dei volumi soprattutto nei mercati stagionali dopo la spinta dell’anno passato. Nel corso del 2017 infatti la stagione favorevole (clima rigido in inverno ed estate anticipata e successivamente molto calda) aveva stimolato una sensibile crescita dei volumi di alcune categorie alimentari, prodotti per la cura della persona e bevande. L’ipotesi di lavoro utilizzata nell’elaborazione delle previsioni per il 2018 è quella di un anno nella “norma climatica”, fattore che comporterebbe un rimbalzo negativo sul dato del 2017 di alcuni decimi di punto.
Da ultimo, ma non meno importante, il periodo incerto post-elettorale ha inciso negativamente sui mercati finanziari, deteriorando le aspettative sui risparmi e influenzando in ultima analisi anche la domanda di beni di Largo Consumo.
 
NR di RetailWatch: i dati riguardano il confezionato. Rimangono fuori i freschi sciolti, come l’ortofrutta, carne e pesce e panetteria. L’ortofrutta dovrebbe crescere a valore e non in volume, ad esempio.
 
Vendite a volume (valori a prezzi costanti), var. %


 

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