Ipercoop Villesse: nuovo concept e più mobilità dei…

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Ipercoop Villesse: nuovo concept e più mobilità dei…

Dicembre 2013. Il progetto di un parco commerciale a Villesse (Go) risale a 20 anni, cioè qualche era geologica in là. Da quando è stato pensato ad oggi, come si sa, è cambiato qualcosa. Coop Nord Est, però, senza lamentarsi in continuazione, ha confermato l’investimento e ha aperto 8.200 mq, assumendo 170 persone e chiudendo il supermercato di Gradisca (Ud).

Il bacino di utenza
Il parco commerciale Tiare (che vuol dire Terra in friulano) dove si trova questo ipermercato è all’uscita del casello (viabilità pessima, mangia troppo territorio con buona pace della sostenibilità) insiste su un precedente Ikea (30% di clientela slovena), e adesso su un centro commerciale (2 livelli e doppio arco di galleria al livello 1, GSS Media World e Ipercoop, multisala Uci), molto scandinavo nella realizzazione e nella quantità di luce immessa e legno utilizzato, che diventerà parco commerciale quando apriranno altre GSS a sé stanti, come Decathlon).

Nella zona opera un Bennet e un Emisfero (Selex) e diversi supermercati, storici e in divenire, dove spiccano i nuovi Aspiag Despar. Ovviamente la galleria del Tiare è ricchissima di abbigliamento e calzature e l’Ikea ha un’offerta per la casa imponente, come da manuale. Tenendo conto di questa complessa realtà (cioè i competitor orizzontali, verticali e a latere) Coop Nordest ha costruito un nuovo concept che lascia intravvedere l’evoluzione dell’ipermercato IperCoop nazionale: meno abbigliamento, meno elettronica di consumo, meno casa e, in questo caso, anche meno freschissimi, viste le isocrone di popolazione residente e l’alto autoconsumo.

Il concept e il layout
Layout classico a pettine con corridoio promozionale perpendicolare alle casse. In realtà guardando con attenzione si scoprono pesi e realizzazioni diverse. L’interno dell’Ipercoop è ben visibile perché sulla galleria il perimetro è isolato da una vetrata, proprio in corrispondenza della casa.

All’ingresso sulla dx l’area benessere fra cui la parafarmacia, l’ottica e angoli per la bellezza e la pulizia del corpo, con due piazzette. Sulla sx l’area dell’accessoristica per la cucina della casa e tessile casa: il tutto in un’area contrassegnata da tanti spazi con diverse animazioni e un pavimento più scuro per sottolineare la diversità di offerta, l’indicazione dei sottoreparti è diversa dal resto.

L’offerta
Come dicevamo l’abbigliamento uomo-donna-bambino è ridotto e cominciano a spuntare alcuni brand selettivi, forse il primo prezzo non andrebbe sottolineato in modo così ruvido. Interessante l’area multimediale e quella del libri, con uno spazio per i bambini.

Nel food una piccola-grande rivoluzione: i freschi sono il 30% in meno della solita piastra e nell’ortofrutta e nei banchi al centro le attrezzature sono tutte su rotelle in modo da assecondare l’oscillazione della frequentazione e dei picchi durante la settimana. I banchi a servizio (tranne formaggi e rosticceria) sono tutti sul perimetro con le lavorazioni bene in vista e l’enfatizzazione dei prodotti locali. Prodotti locali, davvero moltiplicati, ma ancora pochi, sia nel confezionato sia nel fresco, con ambientazione e comunicazione differente, sia cartacea sia con videowall.

In diverse categorie le gondole iniziano e terminano con il primo prezzo della casa. Interessante lo spazio dato alla cartoleria. Assente (bene) lo sport.

In fondo alla piazza dei freschi, a fianco alla macelleria, un corner per i prodotti FiorFiore e LineaVerde che appaiono in po’ isolati.

Vino con scala prezzi ben architettata, ma ridotto nell’offerta e con attrezzature indovinate a mimare un’enoteca. L’insegna dell’enoteca, leggera e aerea, è un nastro viola, ben visibile e argomentato.

I corridoi sono ariosi e transitabili e il visual delle gondole e dei banchi non è massivo.

Self checkout ridotto (6 casse) ma innovativo (Datalogic), con spiegazioni, finalmente, ben leggibili e semplici da eseguire. La teoria di casse tradizionali ha avancasse abbattute e piccoli davanzali orizzontali che appaiono più ordinati e meno massificati del solito nell’esposizione dei prodotti.

Manca l’area di ristorazione, ma di queste strutture il cci Tiare è ben fornito, con l‘area dell’IkeaFood a farla da padrona.

Punti di forza
Nuova divisione delle aree, Nuovi focus merceologici, Organizzazione degli spazi, Area Benessere davvero ampia

Punti di debolezza
Area del FiorFiore nascosta, I Territori non emergono con chiarezza, c’è spazio di lavoro, Area soci ridotta all’osso, Discount e primi prezzi non sono il mestiere dell’ipermercato

La sostenibilità di Ipercoop-Tiare-Villesse (Go)
Impatto ambientale    1
Solidarietà    4
Legami con il territorio   4
Naturalità    3
Organic-bio    4
Artigianalità            3

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