Japanese Sweet, un’offerta per la pausa pranzo

Data:

Japanese Sweet, un’offerta per la pausa pranzo

Ottobre 2013. Retailwatch ha camminato a San Francisco lungo Market Street, una delle arterie più commerciali del centro, per trovare un piccolo negozio (circa 40 metri quadrati), che permette di fare, in un attimo, un viaggio lungo migliaia di miglia, fino in estremo oriente. È Minamoto Kitchoan o, come recita l’insegna, Japanese Sweets, che vende, come s’intuisce, dolci giapponesi.

. La catena. La catena conta punti di vendita in undici città in sette paesi (Tokyo, New York, San Francisco, Londra, Singapore e Shanghai). L’insegna, però, cambia, e se quella di San Francisco è Japanese Sweets, quella di Londra è Minamoto Kitchoan, mentre quella di Tokyo è scritta in caratteri giapponesi.

. I prodotti. Il negozio vende wagashi, con il cui termine s’indica la tradizionale pasticceria giapponese, solitamente servita nel corso del cerimoniale del tè e che è composta prevalentemente da ingredienti vegetali. Solo negli ultimi decenni si è diffuso l’uso di mangiare questi dolci durante la giornata, e sono soprattutto le ragazze delle grandi metropoli a consumarne in grande quantità, quasi come sostituti dei pasti principali. Gli ingredienti più usati per fare i wagashi sono la farina di riso, i fagioli azuki e la zucca, mentre i grassi animali sono raramente impiegati nella loro preparazione, il che li rende leggeri alle nostre papille gustative e salutari. Inoltre, viene utilizzato solo zucchero non raffinato (anch’esso più sano rispetto a quello raffinato).

. La mission. La piccola catena si propone di “essere un ponte per la cultura giapponese verso ogni paese”. Spera anche di diffondere “gioia e armonia” e che un giorno la parola “wagashi” sia inclusa in tutti i dizionari del mondo.

. Il punto di vendita. Il negozio di San Francisco è essenziale. L’arredamento ricorda quello asettico delle case giapponesi, che trasmette anche igiene e pulizia, essenziale in un negozio che vende alimenti. Vi sono scritte in giapponese, che, sebbene intraducibili per noi, trasmettono un’idea di lontano oriente. C’è anche un tradizionale paravento giapponese.

L’esposizione dei dolci, posti dietro a vetrine trasparenti, è ordinatissima. Ogni dolce, o gruppo di dolci, ha un suo cartellino esplicativo.
L’illuminazione è assicurata da faretti da incasso a soffitto.
Prezzi adeguati.

Punto di forza
Il punto di vendita suggerisce un nuovo modo per nutrirsi durante la pausa pranzo.

Punto di debolezza

Catena ancora poco sviluppata e conosciuta.

Il sito web
http://www.kitchoan.com

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

Mondelēz porta Aldi in tribunale con accuse di concorrenza sleale

La guerra dei biscotti si combatte a colpi di confezioni. Mondelēz International, colosso del settore dolciario e detentore di marchi iconici come Oreo, Chips Ahoy!, Ritz e Nutter Butter, ha intentato una causa federale contro Aldi. L'accusa è di aver copiato in modo deliberato e sistematico il packaging dei propri prodotti, per confondere i consumatori e trarne vantaggio commerciale. Capiamo meglio la portata della questione, anche alla luce di casi precedenti.

L’MDD Unes centra l’obiettivo?

Abbiamo parlato di come Il Viaggiator Goloso possa rischiare di non stare al passo con i tempi che cambiano. La linea mainstream di Unes, invece, continua ad avere una mission chiara e funzionale agli obiettivi dell'impresa. Visitiamo uno store dell'insegna per commentare gli sviluppi del marchio u!

Il CEO di Sainsbury’s ammette: “Eravamo troppo cari”. Com’è cambiata la strategia del colosso britannico.

Sainsbury's per crescere ha fatto marcia indietro, riportando il suo focus sul core business, ovvero il cibo. Da qui nascono tutte le iniziative utili per abbattere i prezzi, incrementare l'offerta di prodotti e rimodernare una grossa fetta della rete vendita.

MDD Wars, simil Pan di Stelle: Tigros vs Esselunga

La recente faida che ha visto Barilla (Mulino Bianco) protagonista in difesa dei propri biscotti iconici ha dato il via a un confronto sulle imitazioni. Abbiamo scelto due simil Pan di Stelle MDD per paragonarne ingredienti, azienda produttrice, caratteristiche e sapore. I prodotti Esselunga e Tigros sono stati infine necessariamente rapportati ai biscotti Barilla originali. In fondo, la nostra pagella.