LaGrandEpicerie: i vini si segmentano così
Novembre 2014. L’enoteca nei supermercati e nelle grandi superfici è da tempo segmentata per regioni di produzione.
Negli anni passati Carrefour e Coop avevano segmentato lo scaffale per destinazione di prodotto (Vino corposo, vino leggero, adatto a…). In Francia Galerie Lafayette nel concept Maison (poi dismesso) aveva un’enoteca divisa per funzione d’uso.
U2-Unes segmenta per prezzo (fino a 3, da 3 a 6, oltre 6 euro): e questa è una buona divisione per un’insegna di edlp.
Ecco quella coniata da LaGrandEpicerie di Parigi, rue de Sèvres, che mira alla funzione d’uso: il vino quotidiano, il vino da condividere con gli amici, il vino per i momenti eccezionali. È una divisione controcorrente che solo una grande insegna può permettersi. All’interno la divisione è anche per regioni (Bordeaux, Bourgogne…), ma è quasi secondaria per il target tradizionale.
La comunicazione è all’ingresso del reparto, al -1, nonostante il vino abbia una rappresentanza anche al livello 0.
Layout
Molto mosso, tre distinte aree con tre diversi tipi di gondole e attrezzature a muro. Sono presenti anche due frigoriferi per i bianchi. A corredo la grande cave in un locale refrigerato e protetto per i vini fino 3 mila euro.
Banchi di assaggio
Ce ne sono tre e hanno bottiglie già aperte con i calici pronti per l’assaggio, cosicchè, soprattutto nei momenti di picco se il somellier è occupato si possono assaggiare alcuni vini, che cambiano di giorno in giorno, da soli.
Lo champagne, certamente, ha un reparto a sé e un banco assaggio stand alone, che fa da cerniera con il ristorante (con una carta dei vini interessante) e il reparto uomo, distaccato da LeBonMarchè per testare un concept coraggioso (al +1 la casa con tutti gli accessori e l’arredamento di tendenza e uno spazio di LaCornu per le prove di cucina; in aggiunta un ristorante servito di qualità).
I prezzi
Non vi fate intimorire dai prezzi a 3 zeri della grand cave e i suoi cru, in realtà si possono fare acquisti interessante anche con 15-20 euro e farseli spiegare dai somellier (ben preparati).
Completa l’assortimento, ma complementare ai vini, un reparto non amplissimo di distillati. Le birre hanno un loro spazio al livello 0 insieme allo scatolame, verso le casse.
Atmosfera
Non troppo fredda, ma nemmeno caldissima, ma estremamente professionale. Non è un concept di atmosfera nuovissimo ma qui è inserito in un contesto di mercati e di famiglie merceologiche straordinarie che chiunque si occupa di retail (non solo food) deve aver visto (non perdetevi d’animo…).
Punti di forza
Assortimento ampio e profondo, Professionalità, Ambientazione, Divisione per funzione d’uso, Somellier, Punti di assaggio, Ristorante, Reparto uomo, Prezzi
Punti di debolezza
Reparto per esperti (ma va bene così), Necessita di tempo soprattutto durante la prima visita
La sostenibilità di La Grand Epicerie, enoteca, Parigi
Impatto ambientale 2
Solidarietà 3
Legami con il territorio 5
Naturalità 3
Organic-bio 3
Artigianalità 4
Scala di valori da 1, basso a 5, alto