L’evoluzione del marketplace, dei comportamenti di acquisto e del retail visti da Salesforce

Data:

Maggio 2020. Salesforce, azienda leader globale nel CRM, presenta i risultati del ReportConnectedShoppers, un’indagine che analizza le tendenze e i comportamenti d’acquisto.

Il passaggio dal negozio fisico allo store digitale per informarsi, acquistare e richiedere assistenza sui prodotti è ormai ben più di una tendenza. In sostanza, un acquisto su dieci viene fatto in modalità digitale, che possono essere marketplace online, oppure piattaforme proprietarie di brand e retailer.

È questo quanto emerge dal ReportConnectedShoppers, lo studio di Salesforce che rivela come stanno cambiando i comportamenti d’acquisto dei consumatori italiani nel pieno della Quarta Rivoluzione Industriale.

“ I consumatori oggi sono sempre più alla ricerca di esperienze siano esse fisiche o digitali¨ l’importante è che siano consistenti e che non ci sia discontinuità tra i due mondi”, dichiara Maurizio Capobianco, SeniorRegionalVicePresidentdiSalesforce.

“ I dati della nuova edizione del report ConnectedShoppers mettono bene in evidenza come  brand,  retailer  e marketplace online debbano incontrare i consumatori utilizzando i loro canali preferiti. E molte aziende italiane hanno intrapreso questo percorso di trasformazione del loro approccio al mercato e ne stanno già toccando con mano i benefici”.

ll ReportConnectedShoppersha analizzato le risposte di oltre 10.000 consumatori in oltre 20 paesi (503 in Italia), appartenenti a quattro categorie generazionali (Baby Boomer, Gen Xer, Millennial e Gen Zer ), al fine di fornire un’analisi approfondita circa le nuove tendenze 1 dello shopping, fondamentali per brand, rivenditori e marketplace online.

Dai dati italiani emergono quattro nuove tendenze:

  • Retailer brand e marketplace online si danno battaglia: il 90% dei consumatori italiani acquista da una combinazione di retailer, brand e marketplace online. Ciò spesso dipende da chi è capace di coinvolgere fornendo un servizio iper-personalizzato anche attraverso modelli direct-to-consumer anziché attendere l’intermediazione del retailer.
  • Il modo di fare shopping sta evolvendo e i consumatori italiani richiedono nuove forme di engagement: oggi la vendita al dettaglio è molto di più di una semplice transazione alla cassa. Le relazioni venditore-acquirente si rafforzano quando i consumatori si sentono capiti e trattati modo speciale. Di fatto, il 63% dei consumatori italiani afferma di fare acquisti avendo già in mente un brand specifico. Il report di Salesforce mostra che le esperienze di acquisto e le promozioni esclusive sono uno strumento fondamentale per le aziende per costruire relazioni di fiducia (e redditizie) con i propri clienti.
  • Lo shopper journey si sta spostando verso i canali proprietari. Come evidenzia anche il precedente report di SalesforceStateoftheConnectedCustomer, la nascita di nuove piattaforme digitali ha portato i consumatori di tutto il mondo a utilizzare in media otto canali per comunicare con le aziende. Per quanto riguarda l’Italia, il 34% dei consumatori utilizza per i propri acquisti un wallet digitale, il 12% si serve dei canali social e il 7% delle app di messaggistica.
  • Il negozio fisico rimane fondamentale come hub di scoperta e esperienza: i punti vendita fisici rimangono comunque più importanti che mai e vedono evolvere il proprio ruolo in hub di scoperta ed esperienza dei prodotti. Le motivazioni principali che spingono i consumatori italiani a fare acquisti in negozio sono la possibilità di toccare e sentirela merce, ottenere subito i prodotti desiderati e usufruire di sconti spendibili nel punto vendita. Il report di Salesforce evidenzia inoltre che il 56% dei consumatori italiani dice di aver acquistato un prodotto online scegliendo di ritirarlo in negozio.

Le preferenze di acquisto variano di generazione in generazione. A livello globale, il report ha scoperto che le differenze generazionali rivelano indizi chiave sulle future tendenze. I cosiddetti Baby Boomer utilizzano maggiormente i canali di acquisto tradizionale, mentre tutte le altre categorie generazionali – dai Gen Xers ai Millennial fino Gen Zers – scelgono prevalentemente nuovi percorsi d’acquisto come i wallet digitali, le app di messaggistica e i social media. A sorpresa, la Generazione Z non è la categoria che utilizza di più i nuovi touchpointemergenti. Assistenti vocali, le video chat, i chatbot, la ricerca visiva e i video in streaming godono infatti di maggiore popolarità tra i Gen Xers e i Millennial.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

L’MDD secondo Selex. Intervista a Luca Vaccaro, Direttore PL di Gruppo.

Analizziamo gli obiettivi dell'MDD Selex in un'approfondita intervista con Luca Vaccaro, Direttore MDD di Gruppo. I temi spaziano dal restyling grafico al ruolo della PL negli assortimenti dei supermercati.

Temu contro tutti. Il gigante dell’eCommerce accoglie l’Italia.

Temu apre la propria piattaforma ai produttori del Bel Paese. Approfondiamo la predisposizione degli italiani ad acquistare online e le chiavi del successo di Temu in Italia (e non solo)

Le sfide di NaturaSì e la luce in fondo al tunnel.

Il comparto retail bio specializzato ha visto anni difficili. Oggi, però, i numeri in miglioramento di EcorNaturaSì SpA fanno sperare per il meglio. Analizziamo la genesi della crisi del comparto e come lo storico operatore stia performando.

Mix Markt conquista l’Italia senza il “Made in Italy” con oltre 70 negozi.

L'aumento dei residenti stranieri si traduce in nuove esigenze di consumo che il Retail deve intercettare. Mix Markt, con oltre 70 negozi in Italia, si espande nel Paese contando su un assortimento dedicato ai prodotti dell'Est Europa.