Lo slim con la foto del brand IDM arricchisce la promo Conad

Data:


Lo slim con la foto del brand IDM arricchisce la promo Conad

Marzo 2016. Le fotografie di questo articolo sono state riprese in diversi punti di vendita Conad. Raccontano l’evoluzione della comunicazione a scaffale.
 
Lo slim da obbligo a spazio di comunicazione
Lo slim è sempre stato considerato un accessorio, per chi lo progettava un rituale, una necessità, un obbligo. Negli anni ha cambiato di importanza e nell’era della comunicazione a scaffale si è riempito di contenuti fino a diventare centrale nella vita dello scaffale. Certo, ha un altro costo, non è più dozzinale e la personalizzazione permette di evidenziare oltre al prezzo e altre informazioni di servizio qualcosa in più come nei casi rilevati da RetailWatch. Contiene il pack del prodotto a scaffale, adesso in promozione.
 
È un passaggio cruciale, questo, che consente al retailer di avere altri argomenti di negoziazione, ma, anche, di evidenziare un elemento che la sala del secco, dello scatolame, tende a bistrattare. Suvvia dopo tutto l’IDM paga per essere a scaffale, non è vero?, si deve essere chiesto il direttore marketing di Conad. E questa è la risposta.
È, devo dire, una risposta convincente, anche se la sala di Conad è in ordine, si, ma discountizzata.
 
Conveniente non vuol dire discount
In un periodo in cui Lidl è diventato un supermercato seguendo la strada maestra di Zara e Ikea (un bel negozio, dove sentirsi a proprio agio, anche con i prezzi bassi) bisognerebbe ripensare la sala, il suo visual, la sua dimensione e il suo posizionamento. Zara e Ikea insegnano che vendere la convenienza non significa vendere in un luogo mediocre (o, francamente, brutto). Conveniente vuol dire solo conveniente, niente di più. Ho preso a pretesto per questo ragionamento Conad (e il direttore marketing scuserà la crudezza delle parole), ma il ragionamento vale per tutto il retail italiano.
 
Amazon prima o poi (ma anche Alibaba e altri etailer) venderà i freschi, i freschissimi e i surgelati (20.000, 30.000 referenze?), il suo sito non ha gli slim ma può raccontare qualcosa in più di un semplice prodotto o di un prezzo tagliato. La personalizzazione del posizionamento impone ormai di progettare negozi diversi dai competitori, siano essi fisici sia on line, o brick&mortar, e la personalizzazione passa anche dallo slim, come la comunicazione. Questo di Conad è sicuramente un passo avanti.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Gen Z & Retail alimentare.Un rapporto complesso. Ce ne parlano IPSOS e Retail Institute Italy.

La Gen Z ha poca fiducia in se stessa e dei comportamenti di acquisto peculiari. Analizziamoli con il supporto di uno studio realizzato da Retail Institute Italy ed Ipsos.

Il Black Friday/Cyber Monday di PWC. Focus Italia

Guardiamo ai dati sul Black Friday/Cyber Monday di PWC, con un focus particolare sull'Italia. Un consumatore più cauto che, però, nel 35% dei casi non ha paura di spendere.

I numeri di PWC sul Black Friday/Cyber Monday.

Il Black Friday è un momento d'acquisto che l'ampia maggioranza dei consumatori europei (ed italiani) non vuole farsi sfuggire nemmeno quest'anno. Ci sono però dei cambiamenti, tra le altre cose, nei comportamenti d'acquisto e nei budget di spesa. Scopriamoli con il supporto di PricewaterhouseCoopers.

L’IDM favorisce i discount?

Da anni si parla di referenze MDD discount, prodotte e fornite dall'IDM, praticamente uguali alle rispettive controparti iconiche. Quali sono i rischi di tale approccio commerciale per le Grandi Industrie? Lo approfondiamo utilizzando come spunto il commento di un utente.