Ma quanto vale la ristorazione in Italia? 83 o 78 mld di euro?
Giugno 2018. Che la ristorazione sia uno dei competitor più aggressivi per i canali di vendita della GDO è ormai un concetto consolidato. Nella ristorazione il localismo è il driver vero dell’offerta: prezzo, prodotto e servizio cambiano soltanto facendo pochi metri a piedi e questa concorrenza è diversa da area a area e dovrebbe costringere ogni singolo punto di vendita a rivedere l’offerta di prodotto, servizio e prezzo a seconda della location e dell’offerta di ciascun punto di ristorazione, perché, si sa, a mezzogiorno chi desidera mangiare o va al supermercato o al kebab o alla pizzeria vicina. Si acquista in un solo luogo, ahimè, e la scelta è discriminante. O qui, o là.
Ma quanto vale la ristorazione in Italia?
Secondo la Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) sono attive 326.670 imprese con un fatturato di 83 mld di euro. Le vendite dell’alimentare nella GDO contabilizzano, secondo Federdistribuzione, 85 mld di euro. Questo vuol dire che i due comparti, grosso modo si equivalgono. Anche se, come dice la grafica allegata la moria di aziende dell’horeca non è uno scherzo: nel 2016 hanno chiuso 26.313 aziende. Altre fonti indicano il fatturato dell’horeca in modo diverso.
TradeLab spiega che i consumi fuori casa hanno raggiunto 78 mld di euro, mentre quelli in casa, quindi ben oltre le vendite della GDO, i 155 mld di euro. In 10 anni, sottolinea TradeLab 8,5 mld di euro di consumi alimentari sono passati dai consumi in casa ai consumi fuori casa.
RetailWatch pensa sia bene far leva sui numeri indicati da TradeLab.
Quello dell’horeca, poi, contrariamente alla GDO, è un settore opaco, sia in termini di scontrini battuti, sia di fatture emesse.