Muji: cambiare un articolo? Impossibile! Davvero?

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Muji: cambiare un articolo? Impossibile! Davvero?

Per Natale 2012 ho effettuato gli acquisti ai primi di dicembre. Tra i negozi frequentati sono andata da Muji, il 10 dicembre 2012 alle ore 17 nel pdv di c.so Buenos Aires, 36 Milano.

. Il prodotto. Il prodotto scelto (da etichetta: MICROFIBE BOOTS) è un paio di pantofole a scarponcino di pelo marroni, di cui purtroppo le taglie prodotte sono solo tre: S, M e L, devo quindi capire la corrispondenza esatta dell’articolo con la misura del piede di chi riceverà il prodotto in regalo (42 europa). Leggo i cartelli espositivi: la corrispondenza 41-43=L (spero vadano bene, a occhio sembrano più piccole della misura indicata, è già il quinto paio di pantofole che acquisto da Muji e tutte le volte è una roulette, alcune paia sono più grandi altre più piccole ma la misura è sempre la stessa).

. L’acquisto. Effettuo l’acquisto (una taglia L) e chiedo quindi informazioni alla cassa se eventualmente avrei, dopo Natale, potuto effettuare un cambio e la persona alla cassa mi dice di si ma a condizione che conservi lo scontrino fiscale. Nessun problema lo conserverò.

. La verifica del prodotto. Apertura del regalo il giorno di Natale: il prodotto è talmente piccolo che la persona non riesce nemmeno a far entrare il piede per il collo della pantofola, comincia quindi il calvario del cambio merce: faccio passare la settimana di Natale e ci rechiamo in negozio il 2 gennaio (mi porto la persona che dovrà portare l’articolo così ne può provare un altro paio, perché le ciabatte di Muji un paio è diverso dall’altro seppur la misura sia la stessa), negozio chiuso. Ritorniamo quindi il 7 gennaio nel pomeriggio, alla cassa ci troviamo difronte a due addetti alle vendite che hanno pareri contrastanti in merito alla possibilità di effettuare il cambio merce (la data del 10 dicembre è distante) ma alla fine dato che c’è scontrino e targhetta mi danno il benestare ma l’articolo della mia taglia è terminato, dobbiamo aspettare la prossima consegna merce che avverrà giovedì 10 dicembre. Dato che non vengono avvisati della tipologia che viene loro consegnata e per evitare viaggi a vuoto chiedo se eventualmente posso effettuare il cambio presso un altro punto vendita, la risposta è negativa, inoltre scopriamo che non emettono buoni.

. Inizia il pellegrinaggio. Siamo un po’ delusi, un commesso molto gentile mi chiede il numero di telefono per informarmi giovedì prossimo, in merito al prodotto. Passa una settimana e giovedì 17 gennaio alle 18 decido di telefonare io, delle pantofole manco l’ombra, il carico non è arrivato è stato posticipato al giorno dopo venerdì 18. Bene mi armo di pazienza, e richiamo venerdì verso mezzo giorno: il carico è arrivato ma niente pantofole. Decido di verificare se in altri negozi ci sono, cerco sul sito internet della catena e trovo i numeri: chiamo nel punto vendita di via Torino, non ci sono; chiamo in Rinascente, sono arrivate proprio 3 paia taglia L, me ne faccio tenere da parte un paio e nel pomeriggio vado a vederle, con la commessa ci accertiamo che siano più grandi delle mie, finalmente vanno bene, le acquisto!

. Il riscontro. Mi reco quindi nel punto vendita di Buenos Aires per effettuare un cambio, comprare altro, ma alla cassa mi dicono che non è possibile è passato troppo tempo (effettivamente è passato più di un mese ma mica è colpa mia!) contesto e la cassiera mi manda al reparto dove un addetto mi dice la stessa cosa, finchè riesco a parlare con un responsabile. Elenco a lui tutti i fatti, espongo il prodotto allegando lo scontrino e facendo vedere che il prodotto non è stato usato (contiene ancora la forma di cartone), non trovo la targhetta con il prezzo ma se c’è lo scontrino…. No! Niente da fare mi devo tenere il prodotto anche se non è colpa mia se la merce da loro in negozio non arriva. Bene Muji di C.so Buenos Aires ha perso un cliente. (Ho poi trovato anche l’etichetta era nella pantofola….).

E la soddisfazione del cliente?

2 Commenti

  1. Esempio concreto di come distruggere l'immagine di marca / insegna con un customer service miope.

  2. Non mi meraviglio affatto di quanto successo, la figura del cliente è diventata per la maggior parte un semplice serbatoio di acquisto per guadagnare. La soddisfazione è passata in fondo alla classifica, le possibilità di reclamo sono diventate arzigogolate e le aziende hanno trovato il modo si sfiancare il cliente al punto di non avere più un vero responsabile per i reclami affidandosi a impreparati call center magari a pagamento. saluti

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