Pac2000A-Conad chiude il 2015 con il 21,7% di quota di mkt

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Pac2000A-Conad chiude il 2015 con il 21,7% di quota di mkt

Maggio 2016. Il Gruppo PAC 2000A Conad chiude il bilancio 2015 con un fatturato consolidato di 2.698 milioni di euro e un incremento del 5,1 per cento rispetto all’anno precedente: una crescita in controtendenza, che conferma la leadership dell’insegna al Centro-Sud (fonte: GNLC). L’utile netto di 82 milioni di euro e il patrimonio di 581 milioni di euro completano il quadro di un altro anno positivo per il gruppo distributivo di Ponte Felcino (PG), che si colloca al 64° posto nella graduatoria delle "Principali Società Italiane" stilata da Mediobanca, settima se si considerano solo le aziende di ambito retail. Risultati che il Gruppo intende consolidare attraverso un Piano strategico che prevede investimenti per 169,9 milioni di euro nel triennio 2016-2018 e che consentirà di superare i 3 miliardi di euro di fatturato a completamento del periodo.
 
“Benché la crisi non sia totalmente alle spalle – annota il direttore generale di PAC 2000A Conad Danilo Toppettie nonostante i consumi nel 2015 non siano aumentati, le famiglie si sono rivolte sempre più ad insegne nei cui confronti nutrono fiducia e che sono impegnate a garantire loro qualità, convenienza, servizio. In tali considerazioni trova ragione il buon andamento del nostro Gruppo. Sarebbe però un errore considerarlo un punto di arrivo: il piano di innovazione e consolidamento che abbiamo elaborato ci consentirà di migliorare l’efficienza operativa, incrementando la competitività e le quote di mercato in tutte le regioni in cui operiamo. Abbiamo numeri da leader di mercato che ci proiettano in un futuro senz’altro impegnativo, ma con solide basi economiche e finanziarie”.
 
Nuove aperture e quota di mkt del 21,7%
Il 2015 ha visto 31 nuove aperture, per un totale di 24.695 mq, che portano il saldo dei punti vendita del Gruppo a 1.138 – distribuiti in Umbria, Lazio, Campania e Calabria – con una superficie complessiva di 653.186 mq: 7 ipermercati, 60 Conad Superstore, 404 Conad, 319 Conad City, 147 Margherita Conad, 199 Todis e 2 Sapori&Dintorni Store, entrambi aperti nel 2015 nella città di Napoli. Una rete di vendita in continuo sviluppo, che ha prodotto nel 2015 un giro di affari (su canali iper, super e discount) pari a 3.653 milioni di euro (+5,8 per cento vs. ap).
 
Nelle attività del Gruppo sono occupate 14.873 persone, il 3,37 per cento in più rispetto al 2014.
 
Solida la quota di mercato, che si attesta al 21,7 per cento (fonte: Guida Nielsen Largo Consumo, II semestre 2015). Un dato che dimostra quanto la cooperativa riscuota la fiducia dei clienti nella difficile battaglia della qualità e della convenienza quotidiana.
Da segnalare anche la performance della marca Conad, il cui giro di affari nei territori di PAC 2000A è stato pari nel 2015 a 336,9 milioni di euro, in crescita del 10,55 per cento rispetto al 2014.
 
Risultati eccellenti, che assumono ancor più valore perché ottenuti in un contesto dove i segnali di ripresa, benché presenti, appaiono ancora piuttosto timidi. Dopo un triennio di cali, nel 2015 il Pil italiano ha finalmente cambiato segno, mostrando a fine anno un modesto +0,8 per cento (comunque inferiore alla media dei Paesi dell’Eurozona), ma l’accelerazione prospettata dagli andamenti del primo semestre in realtà non c’è stata. Analogo il trend sul fronte dei consumi alimentari: il Paese nel suo complesso ha registrato una lieve ripresa (+0,2 per cento, fonte: Nielsen) trainata dalle famiglie più abbienti, ma i ceti bassi e medio-bassi ne sono stati esclusi, così come il Mezzogiorno, che ha evidenziato un calo dei consumi del 3 per cento.
 
Un terzo del fatturato da promozioni
In tale scenario, PAC 2000A Conad si è impegnata per la salvaguardia del potere d’acquisto con una serie di iniziative di convenienza che hanno dato risposta ai nuovi modelli di consumo e alle esigenze di una clientela che ha come obiettivo primario di risparmiare anche sulla spesa quotidiana.
Oltre un terzo del fatturato – il 34,6 per cento, in crescita di +1,79 punti percentuali rispetto al 2014 – è riconducibile a promozioni, con punte più alte al Sud, in Campania (38,2 per cento) e Calabria (36,8 per cento). Le iniziative locali sono state integrate da quelle nazionali, tra le quali si cita in particolar modo Bassi&Fissi, con la quale Conad mette a disposizione dei clienti un paniere composto da oltre cento prodotti a marchio ad un prezzo ribassato in maniera continuativa (sconto medio del 23 per cento), offrendo un sostegno concreto al risparmio, quantificabile in 300 euro annui per famiglia.
 
Nel 2015, inoltre, PAC 2000A ha espresso il proprio legame con il territorio non solo in termini di investimenti e occupazione creata, ma anche attraverso la sottoscrizione di accordi con 2.252 fornitori locali: un tessuto imprenditoriale fatto di piccoli e medi produttori, che rappresentano l’eccellenza tipica regionale e una componente fondamentale dell’economia nazionale. Questa relazione ha prodotto ricadute positive per il tessuto imprenditoriale locale e l’indotto: il fatturato è stato pari lo scorso anno a 756,6 milioni di euro, garantendo a tanti piccoli e medi produttori di qualità un accesso al mercato della grande distribuzione altrimenti impossibile.
 
Il ruolo delle benzine
Anche sul fronte dei nuovi servizi non sono mancati i risultati. Gli 8 distributori di carburanti Conad in attività hanno consentito agli automobilisti di risparmiare quasi 11 milioni di euro (Fonte: Elaborazione Ufficio Studi ANCD su dati Ministero dello Sviluppo Economico-DGERM e AC Nielsen) con uno sconto medio di oltre 9 centesimi di euro al litro. Anche dalle 18 parafarmacie è venuta una convenienza media del 20 per cento sui farmaci da banco rispetto al canale tradizionale, così come i 2 negozi di ottica hanno garantito ai clienti risparmi tra il 20 e il 30 per cento.
 
Infine, anche nel 2015 PAC 2000A non ha fatto mancare attenzioni e sostegno alle comunità in seno alle quali opera: l’investimento in attività sociali, sportive e culturali ammonta a oltre 975 mila euro. Tra questi, 176 mila euro rappresentano il controvalore che la cooperativa ha riservato al recupero e alla redistribuzione di eccedenze alimentari, grazie alla collaborazione con l’Istituto Salesiano, la Comunità di Sant’Egidio e il Banco Alimentare.

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