Panzerotto Luini: senza tovagliolo

Data:

Panzerotto Luini: senza tovagliolo

Panificio Luini – via Santa Radegonda 16 – Visita effettuata il 3 novembre Ore: 18,30

Layout:
.  Luini è una delle storiche panetterie milanesi ed è situata in pieno centro a Milano,  ricorda il classico panificio del Sud, le due porte di accesso rimangono aperte per favorire l’accesso dei numerosi clienti disposti in due file, l’attesa per arrivare al bancone e ordinare è di circa 15 minuti. La pavimentazione è chiara, il soffitto e le pareti sono in legno, il locale è ben illuminato da faretti e da graziose lampade  sospese sopra il bancone dove sono disposti i prodotti.
Il frigor con le bibite è situtato dietro al bancone.
Sul retro, un ampio locale è adibito alla preparazione dei prodotti.
Un’ampia bacheca esposta sulla parete elenca le specialità suddivise in dolci e salati.
Voto: 4

Ergonomia:
Gli spazi sono quelli di un ampio negozio dove il cliente acquista e se ne va a consumare all’aperto.
Voto: 3


Vetrine:

. La merce è esposta sul bancone e suddivisa nei vari settori con il cartellino prezzo ben evidenziato. La specialità è senz’altro il panzerotto che è rigorosamente prodotto sul momento, il classico con pomodoro e mozzarella  al costo di 2,50€ risulta ben cotto all’esterno, quasi croccante e morbido all’interno; a questo se ne affiancano molti altri che cambiano a seconda dei periodi dell’anno; i panzerotti Luini sono fritti, ma è possibile richiederli cotti al forno. Molto richiesta è anche la focaccia pugliese con i pomodorini, e la versione panzerotto dolce, ripieno di fichi secchi noci e cacao. I prezzi sono in linea con le panetterie milanesi.
Voto: 4

Personale:
. Il personale che serve il cliente e svolge anche il ruolo di cassiere, è molto sbrigativo e veloce.
Il prodotto acquistato viene riposto nell’apposito sacchetto con il logo del negozio, ma manca il tovagliolo di carta, che, su richiesta mi è stato fornito.
Voto 3

2 Commenti

  1. Caro Flavio il primo panzerotto di Luini l'ho mangiato nel 1970. Non ci sono più andato da quando mi sono macchiato la camicia per il tovagliolo troppo piccolo e una risposta indecente della commessa che non riporto (non siamo alla Zanzara dove tutto è permesso e le parole sono importanti). Ho preferito andare da Strippoli dove ci si poteva fermare a mangiare seduti, da cristiani, e il personale era più gentile e i tovaglioli non bisognava chiederli. Però la capisco.

  2. Ma chi se ne frega di layout ergonomia e vetrine quando si va da Luini. Il personale sbrigativo serve ad evitare che l'attesa aumenti (visto che in orario pranzo, come confermato dalla mistery shopper, si fanno 15 minuti in fila) Quello che conta sono i 5 minuti (personalmente pochi secondi ^.^ , sono vorace) di piacere che ti regala l'originale panzerotto fritto (quello mozzarella e pomodoro). Sono cliente da quando il panzerotto costa 250 lire 🙂 troppi anni !!!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

MDD Wars, ghiaccioli fragola e gelato: Eurospin vs Carrefour

Per questo appuntamento abbiamo scelto di confrontare due ghiaccioli fragola e gelato, marchiati Carrefour e Dolciando (EuroSpin). In aggiunta, un paragone con i celebri "Fior di Fragola" Algida cui spesso i competitor si ispirano. In fondo all'articolo le nostre pagelle dettagliate.

Carne alternativa: tra innovazione, business e limiti normativi

Negli ultimi anni, le alternative alla carne tradizionale sono diventate uno dei temi più dibattuti nel mondo del food-tech. La carne coltivata in vitro e le varianti plant-based, infatti, rappresentano oggi un settore economico in rapida espansione, con numeri da capogiro e implicazioni profonde su salute, sostenibilità e consumi. Approfondiamo l'argomento includendo gli scenari europei e italiani nella fattispecie, ma anche quello statunitense.

Anche Ahold Delhaize, per il futuro, punta su prezzi e costi bassi.

Ahold Delhaize ha archiviato il 2024 con quasi €90 miliardi di vendite, crescendo grazie ad una strategia che si basa grandemente sul contenimento dei costi e sugli investimenti in competitività. Analizziamola nel dettaglio.

Arcaplanet dice addio al colore nero?Il caso BariBlu

Il colore nero viene associato ad eleganza e prodotti premium ma, nel tempo, è stato abbandonato da molti retailer a favore di tonalità più luminose, maggiormente in grado di valorizzare le superfici commerciali. Analizziamo il caso Arcaplanet.