Pomodoro del Piennolo: dura 9 mesi

Data:

Pomodoro del Piennolo: dura 9 mesi

Marzo 2016. Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio D.O.P. (Lycopersicon esculentum) è uno dei prodotti più tipici ed antichi dell’agricoltura campana, tanto da essere perfino rappresentato nella scena del tradizionale presepe napoletano.

Beneficia del terreno vulcanico e del sole: si dice che anche il suo colore “ardente” sia opera del vulcano, poiché secondo la leggenda, le sue radici si nutrono della lava stessa del Vesuvio.Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio si coltiva con un metodo tradizionale, che prevede l’ausilio di sostegni con paletti di legno e filo di ferro, che evitano che le bacche tocchino terra e fanno sì che ricevano uniformemente i raggi solari. I pomodori, del peso di circa 25-30 grammi, sono rotondi e presentano un piccolo pizzo all’estremità inferiore. La buccia è coriacea e la polpa, soda e compatta, ha un caratteristico sapore dolce dal retrogusto acidulo, dovuto alla particolare concentrazione di zuccheri e sali minerali.

Perché dura 9 mesi

Questa varietà è detta anche “del Piennolo”, perché la tecnica di conservazione tradizionale vuole che si formino dei “Piennoli”, cioè pendoli: grappoli interi, raccolti tra luglio e agosto, sistemati su un filo di canapa legato a cerchio, per comporre un unico grande grappolo, conservato sospeso in luoghi asciutti e ventilati. Questo sistema favorisce una lenta maturazione e consente di avere “oro rosso fresco” fino alla primavera seguente all’anno della coltivazione.Nel corso dei mesi il Pomodorino, pur perdendo il suo turgore, assume un sapore unico e delizioso, divenendo un ingrediente essenziale di tanti piatti tipici napoletani: regala un tocco inconfondibile alla pizza, alle bruschette, agli spaghetti, alle salse, agli intingoli a base di pesce e a mille altre ricette.

Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio viene apprezzato sul mercato sia allo stato fresco, che nella tipica forma conservata “al Piennolo”, oppure anche come conserva in vetro, secondo un’antica ricetta familiare dell’area, denominata “Pacchetella”. L’area tipica di produzione e conservazione del Pomodorino del Piennolo coincide con il territorio del Parco Nazionale del Vesuvio.
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

MDD Test, minestrone: Maxi Di vs iN’s

Abbiamo testato i minestroni MDD precotti con verdure e legumi di Maxi Di e IN's. La valutazione è stata fatta tenendo conto, tra l'altro, di packaging, rapporto qualità/prezzo, ingredienti e valori nutrizionali. Quale dei due prodotti avrà accumulato un punteggio più elevato? In fondo, le nostre pagelle.

Mancuso Group con Sicily Food: l’importanza del CAMI

La costituzione del Consorzio Affumicatori Maestri Italiani, noto con l’acronimo CAMI, per Sicily Food come per le altre aziende socie, nasce dall'esigenza di unire sotto uno stesso tetto le imprese del comparto che fanno dell'eccellenza un marchio di fabbrica.

Salmone Artic Blu top quality di Sicily Food: la nostra review

Nel panorama dei salmoni di fascia alta distribuiti in Italia, quello norvegese Artic Blu di Sicily Food (Gruppo Mancuso) si impone come riferimento per chi cerca una combinazione di qualità, trasparenza e carattere distintivo. È un prodotto che nasce da un’idea di eccellenza basata su filiera, sostenibilità e cura artigianale.

Viral Friday: 3 cose da sapere sul pistacchio

Il pistacchio rimane protagonista del panorama food: ingrediente virale e amatissimo, spinge l’industria alimentare italiana e internazionale a innovare per valorizzare le sue declinazioni. Nel nostro Paese la coltivazione è ancora contenuta ma strategica, mentre all’estero la produzione cresce in maniera significativa.