Pressione promozionale: l’impatto sulle PL

Data:

Pressione promozionale: l’impatto sulle PL

Giugno 2014. I dati delle società di rilevazione dati mostrano che la pressione promozionale è in aumento, come il numero di volantini stampati.

La pressione promozionale complessiva (comprese le attività in store) è passata dal 20,4 del 2004 al 30,9% del 2013 (fonte: Nielsen).

Il volantino è passato da 8 mld di copie stampate nel 2010 a 12 mld di copie nel 2013.

Il taglio prezzi ha raggiunto la quota di 11 mld di euro di investimenti.

Il tutto avviene senza che il mercato cresca, né a valore, né tanto meno a volume.

L’IDM contrasta la crescita della marca del distributore investendo sulle promozioni e, come appena riferito, con investimenti rilevanti sia sul taglio prezzi sia sul volantino, che, a sua volta, si sta sviluppando nell’on line.

La reazione della GD
La reazione a questa situazione varia da insegna a insegna, non potrebbe essere altrimenti. Non so vede però un percorso lineare, almeno nelle macro decisioni: le insegne devono ancora scegliere fra una strategiafinalizzata all’aumento dei volumi, alla marginalità o alla fedeltà. È ovvio che pesa su tutto la diminuzione dei volumi e il parziale abbandono del canale a favore del discount o di altre modalità di acquisto.

Una questione però va sottolineata: la riduzione dei margini commerciali, generali e particolari, in assenza per di più di una exit strategy chiara.
 

1 commento

  1. Il mercato probabilmente non cresce perchè è arrivato in prossimità dei suoi confini naturali: sta ora alle insegne che ci sono dentro sviluppare strategie che le facciano risaltare rispetto alle concorrenti e le premino in termini di quote. Occorrerebbe certo chiarezza e determinazione circa la "exit strategy", più attenzione al perseguimento di marginalità da reinvestire in efficaci programmi di fidelizzazione, implementazione del servizio e reale differenziazione; minore imitazione della variabile "prezzo", minore propensione a produrre volantini cartacei, caotici, con cui invadere inutilmente le case dei consumatori o cartelloni "outdoor" dalla presunta persuasività, che documentano sistematicamente solo un brand industriale e il suo prezzo super conveniente…

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Despar premia i propri partner d’eccellenza: Il caso Sicily Food (Gruppo Mancuso).

Tempo fa abbiamo parlato di come, negli USA, i fornitori ad alto potenziale vengano premiati da un primario player retail. In Italia, Despar segue la stessa filosofia, conferendo un riconoscimento ai propri partner MDD d'eccellenza.

Iginio Massari per Iper, come Da Vittorio per Esselunga: analisi e confronto

Il Maestro bresciano Iginio Massari nel 2024 si è aperto alla GDO dopo una lunga carriera che lo identifica come uno dei pasticcieri di riferimento nel panorama italiano. I suoi dolci si vendono con il marchio "BuoniMaestri" nell'ambito di un progetto realizzato per Iper. Raccontiamo questa linea, includendo un confronto con Elisenda di Esselunga che tiene in considerazione corner, offerta, prezzi e sapore.

Come sta andando la società per l’export di Coop Italia?

Quali sono le performance di Coop Italian Food SpA, società di Coop Italia dedicata al canale estero? Analizziamone il bilancio, commentando le scelte commerciali alla base del progetto.

Cosa fanno i migliori nel Retail? I trend da conoscere per non rimanere indietro.

I retailer best performer a livello europeo hanno delle caratteristiche chiare e precise. Scopriamole analizzando i trend che impatteranno maggiormente il mercato retail nel prossimo futuro.