Un format ibrido in Polonia: Empik

Data:

Immagine-Grande.jpg

Un format ibrido in Polonia: Empik

Ottobre 2011 – A Varsavia, sia nel centro storico sia in periferia e anche in quasi tutti i centri commerciali, si trovano negozi a marchio “Empik”.
Empik è una società leader sul mercato polacco per la distribuzione di beni culturali e da poco lo é pure in Ucraina. E’ presente sul mercato polacco da più di 20 anni e registra più di 20 milioni di clienti ogni anno.
La sua offerta è varia, principalmente basata su prodotti culturali e di divertimento: giornali, libri, musica, video, multimedia, cartoleria d’arte, biglietti.

Lo scorso 5 Febbraio 2008 Empik e HDS Polska hanno stipulato una Joint venture (51% HDS e 49% Empik) che prevede la creazione di una nuova società sotto il nome di “Caffè Empik”.
Chi è HDS Polska?

HDS è una delle aziende del Gruppo Lagardère (ex Hachette Distribution Services), il più grande distributore e rivenditore di vendita della stampa, presente in 20 paesi in Europa, Nord America e Asia.
In Polonia l’azienda opera dal 1997 e dopo 14 anni la rete di HDS Polonia conta circa 600 negozi.
Alcuni marchi con cui opera in Polonia sono: Relay, Discover, Virgin, Voyage, 1Minute, InMedio e molti altri, tutti ben visibili a Varsavia e non solo.

Il Format “Caffè Empik”:
Caffè Empik non è un semplice bar ma un luogo di divertimento e relax dove il caffè è solo uno dei prodotti offerti.
Quasi tutti i negozi a marchio Empik, sia che si trovino in centro città che all’interno dei centri commerciali, sono composti da almeno due piani e quasi sempre tre.
Al primo piano troviamo un bar onestamente molto simile a Starbucks, sia come prodotti offerti (caffè arricchiti, pasticceria, muffins, sandwhich, succhi, ecc ecc) sia come arredamento (colore moka, marrone e beige, ambiente molto caldo).
L’unica differenza consiste nella presenza di un corner con il gelato, rigorosamente all’italiana, dal nome “Furore”, con gusti stile Ben&Jerry, ricchi e coloratissimi. Molto interessante a questo piano la possibilità di sfogliare gratuitamente i giornali con iPad connessi a internet e ovviamente bloccati da un cavo per motivi si sicurezza e alcune comode poltrone con vicino delle cuffie dove ascoltare alcuni cd (a mio avviso in placement pubblicitario).
Al secondo piano invece troviamo una specie di MediaWorld in miniatura, con tutti gli oggetti elettronici che ricercate, dai pc ai telefonini, dalle tv ai lettori mp3.
Quando non è presente il terzo piano, al secondo si nota una parte del negozio contenente dvd, cd e libri, con un vasto assortimento. Se invece lo spazio lo permette, il terzo piano è dedicato totalmente a dvd, cd e libri con un assortimento da far invidia anche alla Feltrinelli della Stazione centrale di Milano.

Punti di forza:
Brand molto riconoscibile, esperienza a 360 gradi, fedeltà all’insegna, format replicabile altrove.

Punti di debolezza:
Necessità di dimensioni molto importanti (2/3 piani), per alcuni aspetti imita molto Starbucks, forse unisce settori troppo diversi tra di loro.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

RetailWatch commenta lo scenario Circana di Ottobre 2024

Il canale online cresce più del fisico, i prezzi tornano a salire e anche i discount perdono volumi. Questi e altri dati presentati da Circana e commentati da RetailWatch.

Maiora SpA ai raggi X

Maiora è giovane (nasce nel 2012) ma conta sulla grande esperienza dei suoi fondatori, le famiglie Cannillo e Peschechera. Analizziamo i numeri del gruppo arrivando ad alcune conclusioni.

Gen Z & Retail alimentare.Un rapporto complesso. Ce ne parlano IPSOS e Retail Institute Italy.

La Gen Z ha poca fiducia in se stessa e dei comportamenti di acquisto peculiari. Analizziamoli con il supporto di uno studio realizzato da Retail Institute Italy ed Ipsos.

Il Black Friday/Cyber Monday di PWC. Focus Italia

Guardiamo ai dati sul Black Friday/Cyber Monday di PWC, con un focus particolare sull'Italia. Un consumatore più cauto che, però, nel 35% dei casi non ha paura di spendere.