Un inventario, 3 soluzioni: Le proposte di RGIS

Data:

Ogni retailer approccia l’inventario con esigenze specifiche e differenziate. Grazie all’esperienza di RGIS, multinazionale degli inventari presente in 53 Paesi, analizziamo 3 soluzioni che incontrano tutte le necessità del settore.

Abbiamo già parlato di RGIS, multinazionale specializzati nella realizzazione di inventari, all’interno dell’articolo “RGIS & l’arte di fare l’inventario“, pubblicato lo scorso 30 maggio su RetailWatch.

Oggi trattiamo nuovamente l’argomento analizzando una tematica in particolare: la necessità che hanno i negozi della GDO di ottenere servizi flessibili nelle operazioni di conteggio della merce.

C’è chi, infatti, preferisce esternalizzare completamente l’inventario, traendone chiari benefici derivanti dall’affidarsi a specialisti di settore. Altri, invece, richiedono semplicemente un supporto all’atto della conta, un affiancamento utile ad agevolare l’attività di verifica delle quantità a scaffale.

RGIS, ad esempio, ha deciso di andare incontro ai bisogni dei clienti elaborando tre soluzioni diverse che puntano a garantire la tanto ricercata flessibilità.

  • Inventario Completo. Qui parliamo di un servizio accurato e completamente in outsourcing, eseguito da personale RGIS esperto, con l’utilizzo di tecnologie wireless (palmari, RM-3, Figure Laser, tablet). Si può effettuare sul totale dello stock, su parte di esso e in modo rotativo, a seconda delle esigenze del retailer in questione.
  • Soluzione ibrida. In questo caso, il retailer noleggia i dispositivi portatili RGIS (palmari e/o Figure Laser) e può contare sul supporto di un supervisore durante la rilevazione da parte del personale del cliente.
  • Software UCount. Si tratta di un programma universale per effettuare l’inventario in completa autonomia. Può essere utilizzato su qualsiasi dispositivo e consente attività di reporting.

È importante tenere presente che l’applicazione UCount non sostituisce in tutto e per tutto il servizio Inventario Completo.

Nel caso, ad esempio, di supermercati e ipermercati, l’esternalizzazione risulta più efficiente per gestire inventari importanti e diversificati. Lo UCount, invece, lo si può utilizzare all’occorrenza per lavorare su reparti o brand specifici.

Quando parliamo poi di negozi ad alte prestazioni in termini di quantità vendute, l’outsourcing delle operazioni di conta diventa essenziale per raggiungere la massima precisione possibile, indispensabile per registrare correttamente le performance dei punti vendita.

UCount è ottimo, invece, per i retailer indipendenti, laddove alcuni piccoli imprenditori preferiscano avere un controllo diretto sulla gestione degli stock. Anche in questi casi, comunque, le imprese possono ricorrere al servizio esternalizzato al fine di ottenere un report indipendente e imparziale che funga da benchmark qualificato.

L’importanza del fattore tempo

In determinate situazioni, i retailer hanno bisogno di effettuare inventari all’interno di finestre temporali ristrette. In questi casi, UCount consente di operare in velocità, con la sicurezza di poter concludere le attività anche in un giorno solo.

Sempre nell’ottica di risparmiare tempo rispetto ad un inventario completamente in outsourcing, è possibile anche optare per la soluzione ibrida la quale, comunque, consente di ultimare la conta in tempi ristretti, potendo però fare affidamento sulla supervisione qualificata di RGIS e su un eventuale supporto hardware.

Questo articolo fa parte di un approfondimento sul mondo dello stock management che la redazione di RetailWatch sta conducendo con il supporto di operatori specializzati come RGIS e che prevede ulteriori uscite.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

MDD Test, minestrone: Maxi Di vs iN’s

Abbiamo testato i minestroni MDD precotti con verdure e legumi di Maxi Di e IN's. La valutazione è stata fatta tenendo conto, tra l'altro, di packaging, rapporto qualità/prezzo, ingredienti e valori nutrizionali. Quale dei due prodotti avrà accumulato un punteggio più elevato? In fondo, le nostre pagelle.

Mancuso Group con Sicily Food: l’importanza del CAMI

La costituzione del Consorzio Affumicatori Maestri Italiani, noto con l’acronimo CAMI, per Sicily Food come per le altre aziende socie, nasce dall'esigenza di unire sotto uno stesso tetto le imprese del comparto che fanno dell'eccellenza un marchio di fabbrica.

Salmone Artic Blu top quality di Sicily Food: la nostra review

Nel panorama dei salmoni di fascia alta distribuiti in Italia, quello norvegese Artic Blu di Sicily Food (Gruppo Mancuso) si impone come riferimento per chi cerca una combinazione di qualità, trasparenza e carattere distintivo. È un prodotto che nasce da un’idea di eccellenza basata su filiera, sostenibilità e cura artigianale.

Viral Friday: 3 cose da sapere sul pistacchio

Il pistacchio rimane protagonista del panorama food: ingrediente virale e amatissimo, spinge l’industria alimentare italiana e internazionale a innovare per valorizzare le sue declinazioni. Nel nostro Paese la coltivazione è ancora contenuta ma strategica, mentre all’estero la produzione cresce in maniera significativa.