Vino Libero: si espande perché ha un’idea precisa
Febbraio 2014. Vino Libero è un’associazione con un Manifesto preciso. Riportiamo alcuni punti, tanto per dare un’idea precisa di cos’è:
Il vino è rispetto e curiosità per la diversità, desiderio di scoperta di sapori, culture e territori, comunicazione
Il vino è poesia, è un’espressione d’arte, è trasformazione di una materia prima semplice in un prodotto dove vince sempre la complessità
Libero di essere rappresentato dai tanti produttori onesti, che credono in quello che fanno, espressione consapevole di un mondo che ha le sue radici profonde nella tradizione
Libero di rappresentare la giusta remunerazione per chi lavora, in un percorso trasparente di filiera produttiva e commerciale
Libero dalle invidie e dai danni di una concorrenza inutile e dannosa, dagli opportunismi stupidi, dai campanilismi ottusi
Ne abbiamo riportato alcuni passi, soprattutto quello sulla concorrenza è significativo.
Non si dovrebbe dire ma l’associazione è stata volutamente fortemente da Oscar Farinetti. Certo, Oscar, ha interessi precisi, ma quando collimano con l’innovazione, la concorrenza, le idee di marketing, conviene studiarle con attenzione.
Siamo andati a visitare il corner di Eataly a Torino, dopo che Ikea l’ha referenziato per i suoi ristoranti a self service. Un bell’abbinamento.
Il corner
Si presenta con questo lungo stendardo sui tre assi con il quale si sviluppa. E non è poco in una terra contaminata da prodotti chimici come la nostra: libero da concimi chimici, libero da erbicidi (ndr: che hanno fatto scomparire le lucciole), libero (-del 40%) da solfiti. L’onestà intellettuale di dire la quantità di solfiti contenuti è da sottolineare.
Le aziende aderenti
Ormai l’associazione è di carattere nazionale, dal nord al sud e questo fa ben sperare sullo sviluppo futuro.
I prodotti
Bottiglie, tante e diverse, ma anche bag in box da 3 litri, magari per l’esportazione, ma adattissimi anche per il mercato italiano, in un sistema di pack, quello del poliaccoppiato, che andrebbe rivisto e riformato per superare la ghettizzazione e i confini fra vino da bere e vino da cucina.