Volantino quasi al 70% degli investimenti nella GDA

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Volantino quasi al 70% degli investimenti nella GDA

Marzo 2012. Sul volantino e la sua vitalità è bene che cerchiate in archivio il resoconto sulla giornata di studi promossa da Nielsen e Università di Parma.
Noi di RetailWatch, che ci occupiamo di approfondimenti, vogliamo mettere, nuovamente, l’accento sul peso del volantino negli investimenti del canale Gda.
In sintesi: il volantino resisterà ancora, anche se più debolmente che in passato, allo sviluppo dei nuovi media, internet compreso. Il costo rilevante di stampa e diffusione costringerà le imprese a concentrare gli investimenti su internet e i social media che, nel lungo periodo, diventeranno maggioritari.

Internet darà la possibilità di trasformare il mezzo e renderlo segmentabile, orizzontalmente e verticalmente, soprattutto darà la possibilità di renderlo uno strumento di loyalty, anziché un mero enunciatore di prezzi e di generica convenienza.

Ecco i pesi passati, quelli presenti e quelli futuri
 
Media
Ieri 
 Oggi
Domani
Affissioni
4,8 8,3 8
Tv   
1,0 2,3
3
Radio 3,1 4,0
7
Stampa 
9,5
12,4
10
Volantino carta 
79,8 68,1 40
Pubbliche relazioni
1,5 1,7
2
Internet, compreso volantino 0,4 
1,5 30
Totale
100
100
100
Fonte: elaborazioni di RetailWatch su dati Cermes

3 Commenti

  1. Sono d'accordo sul fatto che la logica previsione è quella di una riduzione del media volantino e degli investimenti connessi. Credo anche, per analogia, che possa essere sottostimata la contrazione degli investimenti sulla stampa (settore editoriale in grandissima crisi). Non vedo cenni sull'utilizzo di forme di direct marketing come gli sms che invece credo possano avere una concentrazione importante di spazio e di investimento nel futuro molto prossimo.

  2. Il declino del più importante mezzo promo-pubblicitario della GDA sembra già segnato. Affollamento di insegne, contemporaneità di offerte, modalità della distribuzione d2d poco organizzata, rendono la cassetta postale singola o condominiale spesso debordante di volantini "quel piccolo contenitore da svuotare velocemente". Quindi con questa abitudinaria realtà ben visibile ogni giorno, saper e poter misurare l'efficacia e l'enorme investimento di risorse richiesto dal "volantino", per essere il veicolo trainante di attrazione al punto vendita, diventa e diventerà sempre più difficile. Una domanda sorge però spontanea. L'informazione e la capacità di attrazione tipica del volantino può trovare altri mezzi sostitutivi validi,misurabili, facilmente gestibili o bisognerà ripensare a nuove modalità per la gestione e comunicazione delle offerte capaci di attrarre dal territorio? Internet è l'unica risposta o ancora una volta bisognerà ripartire dal punto vendita e dalla fidelizzazione della clientela?

  3. Il costo reale consiste soprattutto nei minori margini che comporta l'esposizione esplicita e confrontabile dei numerosi prodotti scontati presenti nei volantini. Se l'incidenza media delle vendite in volantino nel periodo di offerta supera mediamente il 25% del totale fatturato si può stimare un impatto in conto economico molto maggiore del solo costo di stampa e distribuzione. -Twitter @superconv

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