Zulù Valledoro: a chi parla?

Data:

Zulù Valledoro: a chi parla?

Gennaio 2014. Si chiama Zulù la nuova merenda firmata Valledoro, storica casa produttrice di prodotti da forno di Brescia. Un grissino ricoperto di cioccolato lo avevamo già visto, ma le peculiarità di questo prodotto lo rendono comunque innovativo nel mercato delle merende: in primis le dimensioni (10 grammi di peso per 20 cm di lunghezza, molto più grande dei Mikado di Mondelèz) sino alla tecnologia per produrlo (brevettata insieme al macchinario e al nome-marchio).

POSIZIONAMENTO

Il prodotto si inserisce nella categoria merende dolci, giocando con il gusto salato del grissino e la copertura al cioccolato fondente o al latte. Il posizionamento prezzo è medio-alto: la confezione da 140 grammi ha un prezzo a scaffale di 2,65 € (prezzo rilevato presso il punto vendita Coop di Novoli il 06/12/2013).

NAMING

Il nome appare azzeccato per dei grissini alti, robusti e ricoperti di cioccolato. Sarebbe stato più coerente chiamarli Watussi ma, senza voler entrare in dispute antropologiche, possiamo dire che in generale l’associazione con l’Africa, dove si produce il 70% del cacao mondiale, è corretta.

PACKAGING PRIMARIO

All’interno della confezione il prodotto è diviso in 6 monoporzioni da due grissini. Il packaging primario è in plastica trasparente sigillata, una soluzione ottima soprattutto per salvaguardare la freschezza del prodotto nel tempo.

PACKAGING SECONDARIO

Le dimensioni del packaging sono importanti (circa 23×7 cm): poco pratico per il trasporto in borsa o per una merenda in ufficio, più adatto per un consumo domestico. Impossibile pensare di portarsi dietro una singola porzione: una volta rotto, il grissino perde gran parte del suo appeal.

Il prodotto è confezionato in scatola, con una bella foto del prodotto che si sviluppa in altezza come anche la descrizione. Sull’esterno viene indicato che sono contenute 6 merende, ma non è specificata la quantità di grissini per ogni merenda, come non è specificato il fatto che si tratta di 6 monoporzioni confezionate singolarmente.

Lo sfondo della confezione è bianco e rende maggiormente salienti nome e immagine del prodotto. Anche i colori del font sono coerenti: per la copertura con cioccolato al latte è utilizzato un mix di marrone e sfumature di verde (colore del frutto della pianta di cacao). La grafica è in stile tag cloud, con scritte e numeri di grandezza diversa posizionati con orientamento orizzontale e verticale, maiuscolo e corsivo. In basso il logo dell’azienda. Il packaging è speculare (fronte/retro uguali), soluzione che da un lato aumenta la riconoscibilità del prodotto a scaffale, dall’altro rappresenta un enorme spreco di spazio utile alla comunicazione di prodotto.

Oltre all’essere buono, il prodotto punta ad essere percepito come un prodotto sostenibile. Lateralmente, oltre alle informazioni nutrizionali e gli ingredienti, sono poste infatti le informazioni di social responsability dell’azienda. Viene comunicato che l’80% del fabbisogno energetico aziendale è coperto da fonti rinnovabili e, in particolare, da energia solare. Ancora viene indicato che sia il packaging primario che secondario sono interamente riciclabili (carta e cartone). Unico neo: il font utilizzato è microscopico, difficilmente leggibile.

COMUNICAZIONE DI PRODOTTO

Non è chiaro il target di consumatori a cui Zulù si rivolge: da un lato il prezzo e il mix di colori suggeriscono un consumatore adulto, dall’altra l’autodenominazione di merenda e le dimensioni del packaging lo rendono più vicino al mondo dei ragazzi.

Più in generale la strategia comunicativa manca di uno story-telling che valorizzi il brand e il prodotto. Gli spunti non mancherebbero: un prodotto italiano, un’azienda con 60 anni di storia, un nome simpatico, un prodotto goloso, il mix di sapori dolce/salato…

Il prodotto non ha una sua vita social, come altri suoi competitor di categoria, ma è protagonista di alcun post pubblicati sulla pagina facebook ufficiale dell’azienda Valledoro (645 fan alla data dell’8/12/13). Sulla confezione è presente l’indirizzo del sito web e quello di posta elettronica.

SERVIZIO

Oltre che in alcuni supermercati, Zulù è acquistabile anche online attraverso la pagina e-commerce del sito aziendale. Con una procedura molto semplice, è possibile aggiungere il prodotto al carrello e vedere in tempo reale anche la percentuale di riempimento del cartone (ordine minimo 12 pezzi). Si tratta dell’unico prodotto della gamma per cui è prevista l’acquisto online, a dimostrazione di quanto la piccola azienda di Brescia stia puntando sugli Zulù per espandere il proprio mercato.

PUNTI DI FORZA

Monoporzioni
Grafica
E-commerce

PUNTI DI DEBOLEZZA
Target incerto
Assenza di uno Story Telling
Strategia social low profile

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Esselunga e Coop vs Selex nella corsa ai prodotti a marchio.

L'MDD è storicamente in aumento perché la si usa come arma competitiva (contro i discount), utile a fidelizzare la clientela. Quali sono i rischi e le opportunità di tale incremento? I casi Esselunga, Coop e Selex.

La catena di librerie più grande del mondo è chiusa al pubblico. Perché è un problema della GDO.

Il ruolo della GDO nel mercato del libro si assottiglia sempre di più ma invertire il trend è possibile. Vediamo come, analizzando i dati ed un caso di successo.

La GDO ignora un’opportunità da 10 miliardi di euro?

Esistono vari modi, già testati, per vendere all'industria degli spazi pubblicitari all'interno dei negozi alimentari. E se ci fosse un modo più strutturato e profittevole di farlo?

Eataly cambia pelle, accelerando sulla MDD

Eataly è nata dall'intuizione di valorizzare i marchi e le produzioni alimentari degli artigiani. Cos'è cambiato recentemente nella sua strategia? Analizziamo come viene utilizzato oggi il marchio insegna.