Casse ad arco, lettura prodotto a 360°: ce n’è bisogno con lo smart phone?

Data:


Casse ad arco, lettura prodotto a 360°: ce n’è bisogno con lo smart phone?

Aprile 2017. A scanso di equivoci premetto che il nostro è solo un ragionamento, non teniamo né per l’e-commerce né per i negozi fisici, facciamo il nostro mestiere di giornalisti.
 
Il fatto
Abbiamo analizzato due volte le casse ad arco con la lettura dei prodotti a 360° in Esselunga, sia a Lavanderie di Segrate sia a Pioltello, entrambe in provincia di Milano. Le abbiamo anche provate, da clienti quali siamo. La novità è senz’altro interessante, il risparmio di tempo sia per la cassiera sia per il cliente, di fatto non c’è. I motivi sono diversi fra i quali emerge la divisione fra battuta di cassa e pagamento. Difficile farsi raccontare gli investimenti fatti anche perché vanno divisi fra il produttore di casse e un po’ meno per il retailer, visto che si tratta di sperimentazione.
 

 
L’offerta di casse ad arco ad Euroshop-Dusseldorf
Quest’anno si è tenuta a Dusseldorf l’Euroshop, una fiera giustamente triennale, un periodo significativo per mostrare i nuovi prodotti e l’innovazione.
 
Abbiamo notato nella visita 7 nuovi produttori di casse ad arco con differenti sfumature.
 
Rispetto alla prima introduzione della cassa ad arco in Esselunga sono passati tre anni, un periodo di tempo enorme per sperimentare. È vero che i negozi della sperimentazione sono raddoppiati (da 1 a 2) ma la nuova cassa non è stata spalmata sulla rete degli oltre cento superstore.
 
Nel frattempo è arrivato l’e-commerce prima con Supermercato24 poi con Amazon PrimeNow. Successivamente la multinazionale americana ha aperto AmazonGo e ha annullato le casse con la App e il pagamento automatico pre-registrato. La coda alle casse non è più un problema in nome dell’investimento tecnologico strutturale e di pagamento.
 
La domanda
Non vorrei ricordare il caso Yoplait degli anni ’90 del secolo scorso ma la domanda è: servono davvero queste tecnologie nell’epoca della virtualità? Rendono il giusto con l’investimento che richiedono?

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Il ristorante IKEA perde colpi:Il caso Bari

Ad IKEA non è bastato rivoluzionare il mercato del mobile perché, come noto, è anche riuscita a cimentarsi con successo nel mondo della ristorazione. A Bari, però, notiamo uno spiacevole disservizio assolutamente evitabile.

Il Consorzio DOC Delle Venezie al fianco di Re.N.Is.A. per promuovere la cultura del vino tra gli studenti.

Il 16 aprile si è tenuta a Roma, presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, la conferenza stampa “Progetto Impresa-Giovani-Futuro” organizzata da Consorzio DOC Delle Venezie e Re.N.Is.A. – Rete Nazionale Istituti Agrari. Un appuntamento voluto per presentare il protocollo d’intesa, siglato ufficialmente proprio a chiusura lavori, dal Consorzio e Re.N.Is.A. con l’obiettivo di valorizzare la cultura del vino promuovendone un consumo responsabile e moderato, favorire la conoscenza del Pinot Grigio DOC Delle Venezie tra gli studenti e supportare l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con un’attenzione particolare al settore vitivinicolo.

Report Dil Solutions: Dove cercare i recuperi nell’attività di Profit Recovery?

Tramite il supporto di DIL Solutions, società specializzata nell'analisi dei bilanci atta al miglioramento dei margini di profitto, scopriamo in quali processi si annidano le maggiori opportunità di recuperare risorse significative per lo sviluppo delle imprese.

MDD Wars, pizza surgelata: Aldi vs DPiù

A confronto due pizze margherita surgelate MDD: una di Aldi a marchio "Cucina" e l'altra di DPiù a marchio "F.lli Del Grano". Due prodotti diversi sebbene contino su ingredienti molto simili. Il nostro test tiene in considerazione confezione, etichetta, produttore, rapporto qualità/prezzo e sapore. La pagella è al fondo dell'articolo.