Un’occasione strategica per l’internazionalizzazione e la crescita: il Gruppo Mancuso – importante azienda alimentare che produce una vasta gamma di prodotti, dai dessert all’ittico – fra le eccellenze italiane nella missione organizzata da Intesa Sanpaolo negli Emirati Arabi Uniti.
Dubai si conferma crocevia imprescindibile per il business globale e le imprese italiane rispondono con entusiasmo alle nuove opportunità di sviluppo offerte dall’area del Golfo. In questo scenario, il Gruppo Mancuso si è distinto come una delle 15 imprese italiane selezionate nei settori Food e Sistema Casa per partecipare alla missione di Intesa Sanpaolo dedicata alla promozione e all’internazionalizzazione delle PMI italiane negli Emirati Arabi Uniti.
A rappresentare l’azienda sono stati Vincenzo Mancuso, figlio del presidente Antonio Mancuso il quale, insieme ai fratelli Salvatore e Rosario, porta avanti l’impresa di famiglia, e Luca Parla, General Project Manager. La loro presenza ha confermato la solidità e la vocazione internazionale del gruppo, già attivo in progetti di espansione all’estero e sempre più impegnato nella valorizzazione del Made in Italy nel mondo. La missione ha avuto un programma fitto e articolato, iniziato con l’apertura dei lavori al Pierchic Restaurant di Dubai. I saluti introduttivi sono stati affidati a figure di rilievo in un contesto molto peculiare.

Un appuntamento strategico per l’export italiano
Intesa Sanpaolo ha annunciato gli accordi siglati con ICE, SACE e SIMEST per rafforzare l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in particolare nei mercati chiave come gli Emirati Arabi Uniti.
Tali accordi prevedono:
- Soluzioni finanziarie su misura per le PMI;
- Coperture contro i rischi legati ai mercati esteri;
- Programmi di investimento diretto e assistenza nei processi di espansione.
La missione, promossa dalla Divisione Banca dei Territori e dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, ha rappresentato un momento di confronto diretto tra il sistema produttivo italiano e le istituzioni economiche e governative degli Emirati Arabi Uniti. Presenti all’evento, tra gli altri, i vertici delle filiali di Dubai e Abu Dhabi della banca, i rappresentanti di SACE, SIMEST e ICE, il Console Generale d’Italia a Dubai Edoardo Napoli e l’Ambasciatore italiano negli EAU Lorenzo Fanara.
Per la controparte emiratina, l’incontro ha visto la partecipazione del Ministro dell’Economia Abdullah Al Marri e del suo assistente Abdul Aziz Al Nuaimi, a conferma dell’importanza attribuita dai due Paesi al rafforzamento della collaborazione economica. Durante i lavori, sono stati illustrati gli accordi siglati da Intesa Sanpaolo con le realtà governative italiane che supportano l’internazionalizzazione. Gli strumenti messi in campo includono finanziamenti agevolati, coperture assicurative per i rischi d’impresa, e percorsi personalizzati di investimento diretto all’estero.
Per il Gruppo Mancuso e le altre eccellenze selezionate per l’agroalimentare, partecipare a un evento di questa portata ha rappresentato non solo un riconoscimento del lavoro svolto negli anni, ma anche un’occasione concreta per avviare nuovi contatti commerciali, valutare partnership strategiche e approfondire le dinamiche del mercato emiratino. L’azienda, fondata nel sud Italia e cresciuta nel segno della qualità e dell’innovazione nel settore alimentare, si è distinta per la sua capacità di unire tradizione e modernità. La sua selezione all’interno della missione testimonia la competitività e la reputazione acquisita a livello nazionale.
Nell’ambito dell’iniziativa, i rappresentanti del gruppo hanno avuto l’opportunità di prendere parte agli incontri B2B con operatori locali, partecipare alle tavole rotonde tematiche e visitare realtà economiche chiave come il quartier generale di LIFCO International e i centri vendite di Meraas e Nakheel, importanti player nei settori della distribuzione alimentare e dell’immobiliare.
Il valore del Made in Italy negli Emirati
Il Gruppo Mancuso si presenta oggi come una realtà dinamica e proiettata verso l’internazionalizzazione, con un’identità fortemente legata al territorio d’origine ma capace di parlare al mondo. I suoi prodotti, frutto di filiere controllate e di processi produttivi all’avanguardia, sono espressione autentica della cultura agroalimentare italiana. Iniziative come la missione di Dubai rappresentano una leva fondamentale per accelerare questo percorso. Il confronto diretto con le istituzioni locali, le agenzie governative italiane e gli operatori internazionali consente alle aziende partecipanti di costruire relazioni commerciali stabili, interpretare le esigenze dei mercati esteri e posizionare con maggiore efficacia il proprio brand.
L’export italiano verso gli Emirati Arabi Uniti ha infatti registrato una crescita significativa negli ultimi anni, trainato soprattutto da settori come l’alimentare, l’arredo-design, la meccanica e il fashion. Con l’obiettivo dichiarato di raddoppiare la quota di mercato entro il 2030, missioni come quella promossa da Intesa Sanpaolo si rivelano decisive per costruire ponti solidi tra le imprese italiane e il mercato emiratino.
La diplomazia economica come volano per le PMI
Particolare rilievo ha avuto la sinergia messa in campo tra istituzioni, sistema bancario e rappresentanze diplomatiche. L’intervento del Ministro dell’Economia emiratino e la partecipazione di figure istituzionali italiane come Barbara Cimmino di Confindustria hanno confermato l’interesse reciproco per una maggiore integrazione economica. Nel corso della missione, Intesa Sanpaolo ha anche presentato la propria strategia per accompagnare la crescita internazionale delle PMI, annunciando nuovi percorsi di collaborazione con ICE, SACE e SIMEST, con l’obiettivo di facilitare l’ingresso delle imprese italiane nei mercati esteri più promettenti.
L’evento si è concluso con una cena ufficiale presso il ristorante Chic Nonna di Dubai, luogo simbolico di incontro tra cultura italiana e cosmopolitismo emiratino. Lì, imprenditori e operatori locali hanno potuto confrontarsi in un contesto informale, ma strategicamente orientato alla creazione di nuove opportunità.