Prossimità vs Ipermercati: come finirà

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Prossimità vs Ipermercati: come finirà

Settembre 2014. Proviamo a ragionare sul tema del cambiamento e delle previsioni. Alcune cose le avete lette, altre no.

. Ipermercati:
le previsioni di crescita della tipologia di vendita degli ipermercati formulate da tutti gli analisti all'inizio dello scorso decennio sono state sbagliate.

Le cause della crisi degli ipermercati sono state: il progressivo invecchiamento della popolazione. Le promozioni e la convenienza più o meno eguale a quella dei supermercati. Alti costi di trasferimento da parte dei clienti. Alto tempo speso nella shopping. Riduzione della spesa di stoccaggio da parte dei consumatori. Ricentramento della spesa sui freschi e sulle necessità quotidiane. Nuovo peso della prossimità.
Nel non food: aumento delle quote di mkt dei category killer, molti dei quali ben presenti nelle gallerie dei centri commerciali che ospitano gli ipermercati.

Nel tempo diversi operatori hanno proceduto a una revisione della formula e delle superfici di vendita dedicate all'permercato.

I programmi di nuove aperture sono stati drasticamente rivisti.

Le Gss, come abbiamo già detto, cedono anch'esse quote di mercato; probabilmente parte di queste mancate vendite andranno a rimpolpare i fatturati degli ipermercati.

. Tendenze di consumo connesse:
aumento della spesa quotidiana e quindi della prossimità.

. Prossimità:
la prossimità, intesa in senso moderno, si basa sulla creazione di nuovi punti di vendita incentrati su: superfici comprese fra 700 e 1.500 mq, assortimenti adeguati, elevato livello di servizio, promozioni mirate e aggressive. Questi nuovi pdv competeranno con le superette in franchising che non si sono evolute o hanno superfici e assortimenti limitati, o location non idonee, o assenza di parcheggi.

C'è però una tipologia di vendita che sta diventando ormai a tutti gli effetti di prossimità, il discount, che si sta evolvendo in chiave moderna con superfici intorno ai 1.000-1-300 mq.

. Discount:
il discount ha i seguenti punti di forza: semplicità del layout, dell'assortimento e della scala prezzi. Ha favorito l'ingresso dell'Idm negli assortimenti con formati diversi. Ha introdotto nuove categorie nel non food sia continuativo sia promozionale a termine. Sta cercando un innalzamento della qualità. Alcuni operatori stanno cedendo la gestione della carne (e del pesce) e della gastronomia a operatori locali conosciuti nel territorio delle operation. Alcuni operatori stanno introducendo nei pdv più moderni il forno proprio.
 

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