Siete sicuri di conoscere bene il visual merchandising?

Data:

Siete sicuri di conoscere bene il visual merchandising?

Giugno 2018. Devo proprio commentare questo libro di Karin Zaghi (Visual merchandising, Franco Angeli, 45 euro, 431 pagine) dicendo come fa Chiara Mauri: è un libro attualissimo.
 
È attualissimo perché siamo nell’era della omnicanalità e non solo in quella digitale, che tutti concordano che rientri nell’omnicanalità, ma che poi davanti a una tazza di caffè dicono: quanto resisteranno i negozi fisici?
 
I negozi fisici, quelli con i basilari a posto, un visual merchandising all’altezza dei tempi e soprattutto con addetti pagati il giusto e ben preparati, statene certi, resisteranno anche in futuro. Magari se li lasciassero riposare la domenica, come dovrebbero riposare anche i consumatori, potrebbero essere ancor più produttivi. Ma non entriamo in questo versante di dibattito, ahimè, molto scivoloso.
 
Perché dunque il libro di Zaghi è interessante e attuale?
 
Perché la professoressa Zaghi si ostina a scrivere ancora di visual merchandising aggiornando continuamente la sua metodologia di approccio e approfondendo i casi nuovi che il retail propone a tutti. Quindi, de facto, è una superesperta di visual merchandising.
 
Questa è una materia contrastata e fonte di opinioni a volte profonde a volte frivole, e quindi fa bene Karin Zaghi a spiegare con dettaglio il suo percorso di analisi, i trend che prende in considerazione, le case history per affermare la sua metodologia.
 
Suggerisco di leggere alcuni capitoli che appassionano anche me.
 
Il capitolo 8° è dedicato alla mobilità fisica che sta diventando mobilità informativa. Tutte le ricerche di mercato affermano che il cliente ha bisogno di informazioni, di buone informazioni. Molti operatori se lo dimenticano, ma ogni passaggio, ogni attrezzatura, ogni cartello genera informazioni. Molte volte sono troppe e distolgono l’attenzione del cliente, altre volte sono sbagliate e cozzano con la brand identity dell’insegna e altre volte ancora con le vendite stesse.
 
Il capitolo 10° è incentrato sulla comunicazione per vendere. Abbiamo parlato di basilari che devono essere a posto, e anche questo è un passaggio cruciale per chi studia e per chi lavora nel retail.
 
Il capitolo 11° è, secondo noi, la frontiera, soprattutto con l’avvento dell’e-commerce: il visual merchandising nelle relazioni di canale. Va letto quando non siete affaticati, perché vi darà da pensare.
 
Ovviamente non mancano riferimenti e approfondimenti alle tecnologie.
 
Ma quel che contano sono le case history, non tantissime ma ben scelte, sempre per dimostrare la metodologia alla base degli studi di Karin Zaghi.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Il Consorzio DOC Delle Venezie al fianco di Re.N.Is.A. per promuovere la cultura del vino tra gli studenti.

Il 16 aprile si è tenuta a Roma, presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, la conferenza stampa “Progetto Impresa-Giovani-Futuro” organizzata da Consorzio DOC Delle Venezie e Re.N.Is.A. – Rete Nazionale Istituti Agrari. Un appuntamento voluto per presentare il protocollo d’intesa, siglato ufficialmente proprio a chiusura lavori, dal Consorzio e Re.N.Is.A. con l’obiettivo di valorizzare la cultura del vino promuovendone un consumo responsabile e moderato, favorire la conoscenza del Pinot Grigio DOC Delle Venezie tra gli studenti e supportare l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con un’attenzione particolare al settore vitivinicolo.

Report Dil Solutions: Dove cercare i recuperi nell’attività di Profit Recovery?

Tramite il supporto di DIL Solutions, società specializzata nell'analisi dei bilanci atta al miglioramento dei margini di profitto, scopriamo in quali processi si annidano le maggiori opportunità di recuperare risorse significative per lo sviluppo delle imprese.

MDD Wars, pizza surgelata: Aldi vs DPiù

A confronto due pizze margherita surgelate MDD: una di Aldi a marchio "Cucina" e l'altra di DPiù a marchio "F.lli Del Grano". Due prodotti diversi sebbene contino su ingredienti molto simili. Il nostro test tiene in considerazione confezione, etichetta, produttore, rapporto qualità/prezzo e sapore. La pagella è al fondo dell'articolo.

Despar premia i propri partner d’eccellenza: Il caso Sicily Food (Gruppo Mancuso).

Tempo fa abbiamo parlato di come, negli USA, i fornitori ad alto potenziale vengano premiati da un primario player retail. In Italia, Despar segue la stessa filosofia, conferendo un riconoscimento ai propri partner MDD d'eccellenza.