Perché il pesce crudo deve essere surgelato a -18° per 96 ore? Il caso positivo IlGigante

Data:

Novembre 2018. I dirigenti di IlGigante (Gianluigi Bassani in testa) scuseranno questo articolo, ma è solo per capire, e soprattutto far capire il perché di questa comunicazione.

Di pesce fresco ce n’è sempre meno per la disattenzione nei decenni scorsi verso i tipi di pesca sostenibili. Addirittura c’è ancora chi pesca a strascico ben sapendo che i fondali marini sono stati e sono tuttora compromessi. Aggiungiamo che uno degli ultimi trend del consumo di pesce è il crudo. Crudo che passione.

La foto ritrae un banco a self service di pesce crudo. La comunicazione afferma di congelare il pesce crudo a -18° per 96 ore nel freezer. È una comunicazione ultimativa. Sfido chiunque a sapere se il proprio frigo arriva a -18, ma sfido chiunque a dire perché bisogna congelare il pesce surgelato per 96 ore, cioè 4 giorni pieni.

Una persona compra il pesce crudo per mangiarlo subito o al limite il giorno dopo. Poniamo il caso che sabato abbiamo una cena con amici del cuore e vogliamo festeggiare mangiando pesce crudo. Dobbiamo ricordarci di acquistare il pesce crudo martedi mattina, metterlo in freezer (a -18°) e tirarlo fuori il sabato mattina appena alzati, in tempo per scongelarlo. È una operazione difficile e densa di pericoli soprattutto per chi non ha tempo.

Ho provato a chiedere al personale incontrato il perché delle 96 ore. Le risposte sono state vaghe e non incoraggianti: è meglio così, lo impone il prodotto, è per garantire la freschezza, ecc.

Difficile acquistare quel pesce crudo, soprattutto pensando ai fondali marini devastati.

3 Commenti

  1. Caro Luigi,
    leggo stamattina il tuo articolo “Perché il pesce crudo deve essere surgelato a – 18° per 96 ore? Il caso il Gigante” nel quale chiedi spiegazioni in merito al consumo di pesce fresco crudo.
    Il Gigante, Specialisti del Fresco dal 1972, si attiene al decreto-legge n° 158 del 13 Settembre 2012 convertito in legge e pubblicato dalla GU n° 187 del 10.08.2013 emesso dal Ministero della Salute a tutela dei consumatori.
    Nello specifico ti evidenzio che in tale legge art. 2 viene espressamente resa obbligatoria la comunicazione al consumatore finale (tramite cartello da parte dell’operatore che offre in vendita pesce e cefalopodi freschi), dell’informativa sulla modalità delle corrette condizioni di impiego del pesce fresco.
    In particolare all’allegato 1 che è obbligatorio comunicare si specifica che :

    “INFORMAZIONI AL CONSUMATORE PER UN CORRETTO
    IMPIEGO DI PESCE E CEFALOPODI FRESCHI
    In caso di consumo crudo, marinato o non completamente cotto il
    prodotto deve essere preventivamente congelato per almeno 96 ore a –
    18 °C in congelatore domestico contrassegnato con tre o piu’ stelle.”

    Per comodità ti allego il l’atto completo.
    Per quanto riguarda il tuo esempio dell’invito a cena di amici, non è necessario che tu compra pesce fresco da congelare, puoi rivolgerti a una tipologia di acquisto diversa e nella fattispecie quella di pesce surgelato, decongelato o abbattuto ; in questi casi è il rivenditore o l’industria che ha effettuato l’azione necessaria al consumo crudo del pesce. Il Gigante offre in vendita tutte le modalità di conservazione e le occasioni di consumo dei prodotti.
    I frigoriferi domestici sono anch’essi citati dalla legge e quelli con tre stelle o più raggiungono facilmente la temperatura richiesta.

    Gianluigi Bassani, IlGigante

    • La risposta del dottor Bassani è precisa. Viene da chiedersi perchè gli altri retailer della GDO non informino in questo modo i loro clienti, soprattutto in modo visibile sul lineare di vendita.

  2. … bisognerebbe anche che, oltre alle precisazioni normative che sorreggono elegantemente lodevoli azioni di marketing strategico, ci fossero pur solo semplici supposizioni sul PERCHÉ altri distributori ignorano le indicazioni del legislatore su tematiche alimentari così sensibili.
    Il caso Il Gigante è davvero così particolare e meritevole???
    Magari, lo è davvero!!!!

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