Gourmet/Decò-Arena a Catania: un negozio come non ve lo immaginate

Data:


Gourmet/Decò-Arena a Catania: un negozio come non ve lo immaginate
 
Ottobre 2017. Catania è da sempre la Milano della Sicilia. Oggi lo è ancor di più per un motivo (stiamo ovviamente parlando di retail): l’apertura del primo Gourmet Decò/Via D’Annunzio del Gruppo Arena. Concepire un simile negozio in una zona centrale, in edilizia residenziale, con un layout a ferro di cavallo, non è stata una passeggiata. L’imprenditore Giovanni Arena, giovane estroverso e tradizionalista al contempo, l’ha sognato per diversi anni, guardando e riguardando le ultime aperture in Italia e in Francia, confrontandosi con tecnici e consulenti e soprattutto con i suoi team aziendali per fare di questo Gourmet un punto di riferimento per la sua rete ma anche per il retail dell’isola.

Il nuovo negozio è frutto della riconversione di un precedente supermercato  Decò che aveva ormai i suoi anni, nonostante il fatturato e le vendite a mq da record per la Sicilia. Non contento di questo blasone Giovanni Arena non si è spaventato, ha chiuso i battenti per un mese e ha disegnato un negozio che potrebbe essere a Parigi o a Milano, fate voi.
 

 
La location
Via D’annunzio è in pieno centro a due passi dalle parallele Cso Italia e XX Settembre. La retail community sa bene che lavorare in edilizia residenziale significa affrontare vincoli di vario tipo. Ad esempio è stata rifatta completamente l’impianto di condizionamento.
Non c’è parcheggio e quindi, nonostante la superficie è classificabile come negozio di vicinato.
 

 
Il layout
Diciamo subito che secondo RetailWatch questo Gourmet della famiglia Arena, con una superficie di 900 mq può ambire a raggiungere i 14 mio di euro di fatturato, con una produttività di 15.000 euro per mq.
 
Ecco il perché:
. layout a ferro di cavallo: apparentemente un vincolo che si è trasformato in un punto di forza per dare il senso di circolazione alla clientela. Si entra a sinistra e si esce a destra. Le teorie plinti sono stati ben gestiti.
. apertura sulla panetteria a dx e si prosegue con la gastronomia, i salumi e i formaggi. A sx la lunga sequenza degli armadi refrigerati per il fresco e il freschissimo. Al centro del corridoio i secchi della Selezione Gourmet e i prodotti del territorio.
Quella della Selezione e il Territorio deve aver impegnato non poco gli uomini di Arena perché sono andati a cercare le nicchie delle nicchie. Certo i prezzi sono alti, ma qui a Catania vige ancora il pranzo della domenica e il pranzo delle occasioni (che sono innumerevoli) e le persone decidono di fare up grading della spesa.
L’ortofrutta è a servizio con un buon bilanciamento fra sfuso e confezionato.
Ma il cuore dell’innovazione di questo Gourmet è subito dopo: la pescheria.
 
. La pescheria. Nel filmato osservate con cura la leggera separazione fra il banco del pesce assistito e la cucina. Il pesce ha un posto di rilievo per i catanesi e Giovanni Arena ha pensato bene di dare in affitto di impresa sia il banco sia la cucina a terzi. Cosicchè il cliente che non vuole cucinare a casa può chiedere la cottura della sua orata al Cuoco sulla sinistra.
Prezzi: arrosto 4,90 al kg, umido, 6,90 al kg, forno, 9,90 al kg, gourmet 11,90 al kg. Ovviamente può ordinare prima della visita oppure ordina direttamente e fa la sua spesa. Tutta la lavorazione è a vista e le persone si divertono a chiedere ad assaggiare a guardare ci/cosa compra. Un bell’elemento di attrazione davvero.
Ma le sorprese proseguono.
 
. La macelleria. I consumi di carne, curiosamente, nel catanese hanno tenuto e la macelleria è un punto di forza di Gourmet. Lo è per le capacità di un reparto e dei suoi macellai che confezionano piatti pronti da cuocere che sono dei piccoli capolavori artistici (non facciamo pubblicità gratuita a Giovanni Arena: andate a vederli e ne converrete): macaron, involtini al pistacchio, cannoli, sicilianello, pinolini, bon bon al pistacchio.
 
Il layout prosegue con un ribassamento di luci e colori nella zona vini (ricerca di prodotti siciliani, ma non solo) e si apre sullo scatolame, grocery e non grocery.
 
. Lo scatolame. Questo passaggio (dalla zona mercato e dei banchi assistiti allo scatolame) è uno dei passaggi più delicati per il retail food. Lo scatolame non può essere banalizzato perché ospita i brand dell’IDM e raggiunge ancora il 50% del fatturato. RetailWatch ha visto in diversi negozi delle brutture e delle banalizzazioni e delle massificazioni eccessive. Giovanni Arena ha scelto una linea più soft, a tratti elegante, con delle buone soluzioni arredative di Cefla, proprio per non esaltare lo stacco fra freschi vs scatolame.
 
La toilette è all’interno del recinto di vendita, si usa senza chiedere le chiavi ed era in ordine al momento della visita.
 
La fila unica
La fila unica non è una passeggiata, si rompono consuetudini e comportamenti di acquisto decennali. Curioso che le persone, durante la nostra visita l’affrontino con calma, senza eccessi. Magari, nonostante lo spazio, non si mettono in fila per due e allungano la fila, ma lo fanno come se stessero aspettando qualcosa. È una delle sorprese di questo Gourmet Decò.
 
La comunicazione
Sulla comunicazione è necessario un ulteriore approfondimento.
 
. L’impatto ambientale. La prima fotografia fatta da RetailWatch riguarda la mission del Gourmet: è all’entrata del negozio. È una elencazione di punti impegnativa. Immaginiamo che oltre che scriverli, l’azienda sia pronta ad eseguirli, altrimenti sarebbe un boomerang sul brand. Gourmet parla di impatto ambientale del negozio e anche questo è un segno di adeguamento di un negozio alle grandi formule europee.
 
. Il volantino e il pricing. Giovanni Arena dice sottovoce che non è semplice fare pricing stabile in Sicilia: “Siamo circondati da ribassi di prezzi continui, al limite del fallimento. Ci piacerebbe davvero fare Everydaylowprice, ma non è semplice. Per il momento ci limitiamo a porzioni di assortimento, come la Selezione Gourmet. Il volantino ha un numero consistente di pagine dedicate alle informazioni più che al taglio prezzi e alle offerte roboanti, forse andrebbero più affinate, ma la strada è quella intrapresa. E non è poco in simile scenario.
 
. Le nuove tecnologie. In attesa di vedere anche una APP, il cliente in Gourmet  ha la possibilità di osservare numerosi touch point informativi sparsi nel negozio.
 
La sostenibilità di Gourmet/Decò, Catania
Coerenza fra il posizionamento e la sua realtà   4
Distintività e rilevanza versus i competitor   4
Rapporto experience-prezzo   5
Sostenibilità   3
Attenzione alle nuove tecnologie e all’innovazione     4
Attenzione ai millenials   3
Attenzione ai senior   4
Creazione di una community   3
Trasparenza   4
 
Scala di valori da 1 a 5, 1 basso, 5 elevato

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Despar premia i propri partner d’eccellenza: Il caso Sicily Food (Gruppo Mancuso).

Tempo fa abbiamo parlato di come, negli USA, i fornitori ad alto potenziale vengano premiati da un primario player retail. In Italia, Despar segue la stessa filosofia, conferendo un riconoscimento ai propri partner MDD d'eccellenza.

Iginio Massari per Iper, come Da Vittorio per Esselunga: analisi e confronto

Il Maestro bresciano Iginio Massari nel 2024 si è aperto alla GDO dopo una lunga carriera che lo identifica come uno dei pasticcieri di riferimento nel panorama italiano. I suoi dolci si vendono con il marchio "BuoniMaestri" nell'ambito di un progetto realizzato per Iper. Raccontiamo questa linea, includendo un confronto con Elisenda di Esselunga che tiene in considerazione corner, offerta, prezzi e sapore.

Come sta andando la società per l’export di Coop Italia?

Quali sono le performance di Coop Italian Food SpA, società di Coop Italia dedicata al canale estero? Analizziamone il bilancio, commentando le scelte commerciali alla base del progetto.

Cosa fanno i migliori nel Retail? I trend da conoscere per non rimanere indietro.

I retailer best performer a livello europeo hanno delle caratteristiche chiare e precise. Scopriamole analizzando i trend che impatteranno maggiormente il mercato retail nel prossimo futuro.