Il negozio è capace di ascoltare le persone che entrano?

Data:

Il negozio è capace di ascoltare le persone che entrano?

Novembre 2016. L’ascolto delle persone, l’analisi delle risposte, l’interpretazione dei loro desideri, è sempre stato, ammettiamolo, un punto di debolezza del commercio, peggio nelle grandi superfici, specializzate o despecializzate che siano.
 
I numeri che analizziamo ne sono un po’ la controprova e vale la pena soffermarsi a pensare.
 
Il 61% ha una offerta completa di prodotti
Non è una percentuale altissima, soprattutto se messa a confronto con le centinaia di migliaia di prodotti delle piattaforme on line. Oggi centrare l’assortimento, variarlo, non è un’impresa facilissima sia in termini commerciali che di marketing. Nell’alimentare manca sempre la referenza che uno cerca, certo l’assortimento soprattutto nelle grandi superfici è ampio, ma trovare quella referenza senza perdere troppo tempo non è facilissimo.
Nell’abbigliamento mancano quasi sempre i drop e le varianti colore, molti retailer se la cavano unificando taglie ma è un trucchetto che non porta esperienza al consumatore.
 
Il 45% dei negozi è in grado di capire le mie preferenze e il modo di fare la spesa
Beh, uno su due dei rispondenti al panel Nielsen non è soddisfatto sia riguardo alle preferenze sia al modo di fare la spesa. L’eccessiva massificazione, l’ampliamento degli assortimenti, il ritardo nella revisione degli stessi (il caso vegan è eclatante) rendono difficilmente leggibili gli scaffali.
Non parliamo poi del capire il modo di fare la spesa dei propri clienti. Volete che cominciamo partendo dalle toilette o dalla possibilità di sedersi? Tutte cose che i clienti reclamano a gran voce, ma in pochi ascoltano.
 
Il 42% comunica con me in modo rilevante, il 41% fornisce informazioni
Il termine comunica è ambiguo e ovviamente non riguarda solo le attività promozionali. Personalmente conosco solo un bel giornale, è di una catena di Superstore, in grado di dare informazioni ben fatte mixando abilmente pubblicità e informazioni. Il resto delle comunicazioni sia on sia off line sono pura scontistica con foto non ottimali. La comunicazione è una delle leve del commercio, lo avete dimenticato? Figuriamoci nell’epoca della personalizzazione.
 
Il 54% dei negozi mi propone delle offerte che apprezzo
Uno su due dei consumatori interpellati da Nielsen non è contento. Come sappiamo i volantini sono ripetitivi, molte volte sono rappresentate sempre le stesse categorie, le stesse marche. Non cambia la situazione nell’on line. Comunicare le offerte è un’arte, in genere andrebbero mixate alle informazioni, promuovendo oltrechè il desiderio anche l’estetica, il bello, l’utile.
 
Fonte: Rapporto Coop

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Despar premia i propri partner d’eccellenza: Il caso Sicily Food (Gruppo Mancuso).

Tempo fa abbiamo parlato di come, negli USA, i fornitori ad alto potenziale vengano premiati da un primario player retail. In Italia, Despar segue la stessa filosofia, conferendo un riconoscimento ai propri partner MDD d'eccellenza.

Iginio Massari per Iper, come Da Vittorio per Esselunga: analisi e confronto

Il Maestro bresciano Iginio Massari nel 2024 si è aperto alla GDO dopo una lunga carriera che lo identifica come uno dei pasticcieri di riferimento nel panorama italiano. I suoi dolci si vendono con il marchio "BuoniMaestri" nell'ambito di un progetto realizzato per Iper. Raccontiamo questa linea, includendo un confronto con Elisenda di Esselunga che tiene in considerazione corner, offerta, prezzi e sapore.

Come sta andando la società per l’export di Coop Italia?

Quali sono le performance di Coop Italian Food SpA, società di Coop Italia dedicata al canale estero? Analizziamone il bilancio, commentando le scelte commerciali alla base del progetto.

Cosa fanno i migliori nel Retail? I trend da conoscere per non rimanere indietro.

I retailer best performer a livello europeo hanno delle caratteristiche chiare e precise. Scopriamole analizzando i trend che impatteranno maggiormente il mercato retail nel prossimo futuro.