Presentare i prodotti in scadenza. Il caso Eataly

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Presentare i prodotti in scadenza. Il caso Eataly

Maggio 2014. Ormai tutte le insegne presentano, più o meno, all’inizio della customer journey. Alcune invocano direttamente il taglio prezzi, altre cincischiano con la comunicazione.

Riportiamo qui il caso di Eataly visto a Torino.

Layout
Il banco che descriviamo è all’inizio del percorso di acquisto. Non si fa notare tanto perché è incastrato nel grande banco a self service.

Presentazione
Innanzitutto (almeno al momento della visita) non è massificato come succede in molte altre insegne. I prodotti sembrano esposti casualmente, sono presenti più categorie merceologiche.



La comunicazione e l’approccio

Dovete mettere l’accento sulla i di fondìni per capirne il significato, siamo nel profondo Piemonte, nella patria di Farinetti. I fondìni sono i prodotti che sono avanzati.
Eataly innanzitutto li brandizza (i fondini di Eataly) senza paura, e aggiunge che sono quelli buoni, come dire: gli altri sono generici e forse non buoni. È chiaramente una comunicazione ostentata e aggressiva, sicura, diretta, come tutta la comunicazione di Eataly che Oscar, giura, studia personalmente. Da una quasi negatività il prodotto si trasforma in una positività.

Accanto un altro cartello e il richiamo alla sostenibilità: “Non sprechiamo il cibo” e compare la dizione “prodotto in scadenza”, ma è buono e Eataly consiglia di consumarlo senza problemi, scontati alla cassa.

E infatti la retroetichetta mostra lo sconto che avviene alla cassa. Nel caso mostrato è del 30%. Alcune insegne fanno uno sconto generico e eguale per tutte le categorie. Qui da Eataly lo sconto, correttamente, è per categoria.

Oscar Farinetti si conferma una vecchia volpe commerciale.
 

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