Fermare i centri commerciali e le GSS sarebbe un’errore

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Febbraio 2020. I centri commerciali in Italia rappresentano un comparto estremamente importante, non solo per l’incidenza sul PIL del Paese (4%), ma soprattutto per il contributo che generano dal punto di vista occupazionale, fornendo lavoro a 587.000 persone impiegate a vario titolo nella vasta offerta di servizi che ogni centro offre.

A seguito dei provvedimenti adottati nell’ultima settimana per il contenimento della diffusione del COVID-19, l’intero settore dei centri commerciali ha registrato un drastico calo degli ingressi, che si è tradotto in un crollo dei fatturati degli operatori, di cui fanno parte non solo esercizi commerciali, ma anche numerosi altri servizi quali ristoranti, bar, poliambulatori, centri odontoiatrici, ecc. Oltre alla Lombardia e al Veneto, le regioni maggiormente colpite dal Coronavirus, anche nel resto d’Italia si è riscontrata una grave situazione di calo delle presenze che se protratta andrà necessariamente ad impattare in modo significativo sul comparto e sull’indotto.

Teniamo a ricordare che i centri commerciali sono un insieme di commercianti, piccoli imprenditori e grandi catene che hanno effettuato investimenti nelle loro attività e che lavorano per offrire ogni giorno beni e servizi alla popolazione. In una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo, il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali si fa portavoce dell’impegno e della volontà del settore a dare il proprio contributo al servizio della ripartenza dell’economia del Paese.

Auspichiamo, pertanto, un ritorno alla normalità nel minor tempo possibile, nel rispetto delle direttive a tutela della salute pubblica.

L’Associazione ha avviato un dialogo costruttivo con le Istituzioni in merito alla gestione di questa emergenza, affinché al settore venga garantita l’opportuna attenzione in vista delle misure a sostegno delle imprese e del lavoro in corso di definizione.

Il parere di RetailWatch

I centri commerciali e le grandi superficie i supermercati hanno sistemi di condizionamento e di areazione sufficienti a garantire un buon riciclo di aria, cosa che non possono fare i piccoli negozi. Forse sarebbe proprio da incoraggiare l’apertura dei centri commerciali e delle garndi superfici in generale proprio perché hanno un grado di sanificazione maggiore di altri altri esercizi commerciali e di ristorazione. Ci vuole realismo e conoscenza dei fatti, come dice oggi Stefano Beraldo, Ad di OVS, sul Corriere della Sera.

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