Gda: saturazione o involuzione? E Esselunga…

Data:



Gda: saturazione o involuzione? E Esselunga…

Marzo 2013. Tra tutti i segnali in grado di evidenziare lo stato di progressiva saturazione del mercato, il dato relativo alle vendite sulla base della superficie, per quanto attiene ai principali operatori della Gda, è quello più indicativo. Se infatti lo spazio non produce più vendite come prima, gli operatori iniziano a inquietarsi ed il pessimismo cresce infestando il sistema. La razionalizzazione dei costi rischia di tramutarsi in corsa al contenimento dei costi, ai tagli indiscriminati verso spese e investimenti: tutti fattori che ostacolano lo sviluppo.
La congiuntura negativa nelle società mature dilaga, la capacità di spesa è di fatto più bassa, il livello di fiducia verso il futuro induce a limitare l’utilizzo delle risorse finanziarie; ne consegue necessariamente che la distribuzione soffra: taluni suoi parametri lo dimostrano in modo chiaro.
Misurando l’andamento dell’ultimo ciclo quinquennale, dal 2007 al 2011, i principali operatori del settore (Auchan-SMA, Carrefour, Coop, Gecos-PAM) hanno segnato preoccupanti regressioni sulla capacità di generare vendite in base agli spazi a disposizione.
Esselunga non è coinvolta in questa fase critica, denotando indici stabili e lasciando intuire come la propria organizzazione sia riuscita non solo a resistere, ma anche a raggiungere risultati positivi. L’insegna lombarda e’ quanto mai suscettibile di invidia, ha la maggiore capacità di generazione di fatturato per metro quadro, con distacchi importanti sulla seconda forza. La fase è difficoltosa per tutti, ma Esselunga ha indici di redditività elevati e può persino permettersi di essere la prima azienda della GDA italiana a contribuire con le imposte (664 milioni di Euro nel quinquennio 2007-11), mentre insegne internazionali del calibro di Auchan e soprattutto Carrefour (ha chiuso sempre in rosso in Italia tra il 2007 e il 2011 ed ha cumulato crediti di imposta per 30 milioni di Euro) vanno di male in peggio. Addirittura Esselunga paga i propri fornitori con anticipo consistente rispetto ai competitor francesi (tasso di pagamento 69 gg. vs 122gg. di Auchan-SMA e 103gg. di Carrefour), ha il costo del personale meno elevato (11,5% vs 13,2% di Auchan e 12,4% di Carrefour), un incremento del numero di collaboratori registrato tra il 2007 e il 2011 pari al 10,8% (in Carrefour si è ridotto invece del 21,9%) e ovviamente questo è dovuto alle nuove aperture operate. L’azienda quindi continua ad offrire lavoro, produrre ricchezza e mantenere rapporti saldi coi fornitori.
Ecco in tabelle e rappresentazioni grafiche il punto sulle produttività delle vendite per metro quadro di superficie.

1.    Fatturato per mq (€)

 

(Fonte: Annuario R&S MEDIOBANCA)

1 Media quinquennio AUCHAN-SMA €5931,08 a mq;
2  Media quinquennio COOP €7053,58 a mq;
3 Media quinquennio CARREFOUR €6285,06 a mq;
4 Media quinquennio ESSELUNGA €15974,80 a mq;
5 Media quinquennio GECOS (PAM) €5114,68 a mq.

2. Superfici di vendita per insegna (mq, punti vendita diretti)
 

(Fonte: Annuario R&S MEDIOBANCA)

6 Media dimensioni nel quinquennio 810000 mq – incidenza su totale dei cinque principali operatori (20,7%)
7 Media dimensioni nel quinquennio 748000 mq – incidenza su totale dei cinque principali operatori (19,1%)
8 Media dimensioni nel quinquennio 1514050 mq – incidenza su totale dei cinque principali operatori (38,7%)
9 Media dimensioni nel quinquennio 374000 mq – incidenza su totale dei cinque principali operatori (9,6%)
10 Media dimensioni nel quinquennio 465800 mq – incidenza su totale dei cinque principali operatori (11,9%)
11 Media dimensioni complessive dei cinque principali operatori nel quinquennio 3911850 mq

3.Incidenza delle insegne in termini di superficie di vendita.

Sulla scorta dell’analisi di questi dati di Fonte R&S-Mediobanca si desume che
•    Esselunga viaggia con una media sul quinquennio considerato (2007-11) di vendite per mq pari a €15.974,80;
•    che la seconda forza in classifica è COOP, la quale vanta un valore di €7.053,58 e quindi un distacco di €8.921,22, un divario ragguardevole anche tenendo conto che Coop è un gruppo multicanale (Ipermercati, supermercati, superette, discount) e ha una visione sociale insita nella sua storia;
•    che COOP ha la più ampia disponibilità di superficie in Italia (1.514.058 mq calcolata in media sugli spazi effettivi registrati nei cinque anni);
•    che Esselunga, per contro, sullo stesso indicatore, ha la più bassa quota, se comparata ai quattro competitors considerati (COOP, CARREFOUR, AUCHAN-SMA, GECOS-PAM), ossia 374.000 mq;
•    che Esselunga lavora in modo virtuoso sugli spazi di vendita che ha a disposizione, riuscendo a capitalizzare con grande efficacia, senza innescare squilibri di competitività e mantenendo in salute il proprio conto economico, condizione indispensabile per continuare a crescere;
•    che dal 2007 a seguire, anno per anno, tutti gli operatori considerati hanno subito una flessione netta di fatturato per metro quadro (-5,12% nel complesso, Carrefour addirittura -15,4% in cinque anni), mentre Esselunga ogni volta ha elevato il valore (eccetto un leggero decremento nel 2010) sino a produrre una progressione del 2,9%;
•    che la diminuzione del vigore con cui la quasi totalità degli operatori più importanti sostiene i propri spazi sul territorio è sintomo di un progressivo declino del mercato, dovuto a minore propensione all’acquisto dei consumatori e a minore qualità tecnica nella gestione delle leve di merchandising.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Despar premia i propri partner d’eccellenza: Il caso Sicily Food (Gruppo Mancuso).

Tempo fa abbiamo parlato di come, negli USA, i fornitori ad alto potenziale vengano premiati da un primario player retail. In Italia, Despar segue la stessa filosofia, conferendo un riconoscimento ai propri partner MDD d'eccellenza.

Iginio Massari per Iper, come Da Vittorio per Esselunga: analisi e confronto

Il Maestro bresciano Iginio Massari nel 2024 si è aperto alla GDO dopo una lunga carriera che lo identifica come uno dei pasticcieri di riferimento nel panorama italiano. I suoi dolci si vendono con il marchio "BuoniMaestri" nell'ambito di un progetto realizzato per Iper. Raccontiamo questa linea, includendo un confronto con Elisenda di Esselunga che tiene in considerazione corner, offerta, prezzi e sapore.

Come sta andando la società per l’export di Coop Italia?

Quali sono le performance di Coop Italian Food SpA, società di Coop Italia dedicata al canale estero? Analizziamone il bilancio, commentando le scelte commerciali alla base del progetto.

Cosa fanno i migliori nel Retail? I trend da conoscere per non rimanere indietro.

I retailer best performer a livello europeo hanno delle caratteristiche chiare e precise. Scopriamole analizzando i trend che impatteranno maggiormente il mercato retail nel prossimo futuro.