La carne va certificata dall’insegna: il caso della fiducia in WholeFoods/NY

Data:


La carne va certificata dall’insegna: il caso della fiducia in WholeFoods/NY

Gennaio 2017. Le vendite della carne hanno subito una contrazione.
 
I motivi sono molti e ben noti alla comunità del retail.
 
Le attuali normative di legge per fronteggiare la disaffezione verso questa merceologia (e questo reparto) non sono più sufficienti (ovviamente vanno rispettate) date le attese dei consumatori.
 
La carne dopo anni di commodizzazione deve essere oggetto di una profonda rivisitazione e rivalutazione. Deve essere riempita di significati, di informazione. Rimandare le informazioni a dove il capo è stato allevato e macellato (adempimenti di legge) significa non capire che si è guastato il rapporto fra la carne in vendita, da consumare, e il consumatore. Questo rapporto deve essere garantito dall’insegna, dal retailer e non dall’allevatore.
 
Il caso di WholeFoods, osservato nei punti di vendita di New York mette in evidenza proprio il rovesciamento del rapporto prodotto-consumatore: è WholeFoods che certifica con una propria comunicazione tutti i tagli del prodotto. Anzi: crea una vera e propria scala prezzi con diversi step, ognuno dei quali evidenzia delle informazioni, vitali per la buona riuscita della commercializzazione.
 
Lo stesso merchandising evidenzia queste scelte: è direttamente sotto gli occhi della persona che si ferma davanti al banco macelleria per fare l’ordinazione. È ripetuto in diverse forme in altre parti del reparto. In questo modo si crea la figura del certificatore (l’insegna) che instaura un rapporto di fiducia con chi compra.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili

MDD Wars, simil Pan di Stelle: Tigros vs Esselunga

La recente faida che ha visto Barilla (Mulino Bianco) protagonista in difesa dei propri biscotti iconici ha dato il via a un confronto sulle imitazioni. Abbiamo scelto due simil Pan di Stelle MDD per paragonarne ingredienti, azienda produttrice, caratteristiche e sapore. I prodotti Esselunga e Tigros sono stati infine necessariamente rapportati ai biscotti Barilla originali. In fondo, la nostra pagella.

Erbert: la startup del food sano, tra nuove strategie digitali e servizi per le aziende

Erbert, startup milanese fondata nel 2020 da Enrico Capoferri, ha intrapreso un percorso di crescita e trasformazione nel settore food retail, focalizzandosi su alimentazione sana, sostenibilità e innovazione.

Il Viaggiator Goloso è inciampato?Tutti i difetti di un brand onnipresente.

Il Viaggiator Goloso non è un brand molto comparabile con quelli up market di insegne come Coop e Conad per via della strategia con la quale è stato utilizzato fino ad ora. In futuro, però, rischia di perdere la propria identità, falcidiato dai tempi che cambiano.

Conoscere Costco, il gigante americano alla conquista dell’Europa

Costco non è un retailer come gli altri sotto tanti punti di vista. Analizziamo, nel dettaglio, la catena a stelle e strisce da 249.6 miliardi di vendite che ha aperto nel Vecchio Continente, dal Regno Unito alla Spagna.