L’impatto del Coronavirus del Cerved sull’economia, sul retail fisico e su quello on line

Data:

Marzo 2020. Il Cerved ha rilasciato questa ricerca sugli impatti del Coronavirus nell’economia italiana.

La ricerca è divisa in 2 parti. La prima riguarda uno scenario di base (non ottimistico, ma quasi). La seconda illustra uno scenario pessimistico.

Non la commentiamo, i numeri parlando da soli.

Scenario COVID-19 base 

. L’emergenza dura fino a maggio 2020

. Due mesi necessari per il ritorno alla normalità

. Impatti importanti sulle economie mondiali e sull’export

. No crisi finanziarie innescate dal contagio

. Interventi a sostegno delle imprese e delle famiglie, interventi di spesa pubblica

Scenario COVID-19 pessimistico

. L’emergenza dura fino a dicembre 2020

. Sei mesi necessari per il ritorno alla normalità

. Completo isolamento e chiusura paesi UE

. No crisi finanziarie innescate dal contagio

. Interventi a sostegno delle imprese e delle famiglie, interventi di spesa pubblica

Le stime del Cerved comprendono il 2020 e arrivano al 2021 con la ripresa, ma non con il pareggio rispetto a prima del Coronavirus.

Quantifica le perdite sia nello scenario di base, sia in quello pessimistico. Le cifre indicate sono molto alte.

Ecco le previsioni settore per settore dello scenario base.

Il largo consumo in tre anni guadagna uno stentato 0,1%.

La distribuzione il 4,1%.

Nello scenario base il commercio on line guadagna in 2 anni più del 26%.

La distribuzione off line guadagna il 12,9%, sempre in due anni.

Passiamo alla lettura dei dati delle previsioni pessimistiche.

Il largo consumo perderebbe l’1,3%.

La distribuzione il 3,6% in tre anni.

Ma guardando ai singoli settori:

in due anni il commercio on line aumenterebbe del 55%,

mentre il retail food del 22,9%.

1 commento

Rispondi a Giancarlo Canepa Cancella la risposta

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Despar premia i propri partner d’eccellenza: Il caso Sicily Food (Gruppo Mancuso).

Tempo fa abbiamo parlato di come, negli USA, i fornitori ad alto potenziale vengano premiati da un primario player retail. In Italia, Despar segue la stessa filosofia, conferendo un riconoscimento ai propri partner MDD d'eccellenza.

Iginio Massari per Iper, come Da Vittorio per Esselunga: analisi e confronto

Il Maestro bresciano Iginio Massari nel 2024 si è aperto alla GDO dopo una lunga carriera che lo identifica come uno dei pasticcieri di riferimento nel panorama italiano. I suoi dolci si vendono con il marchio "BuoniMaestri" nell'ambito di un progetto realizzato per Iper. Raccontiamo questa linea, includendo un confronto con Elisenda di Esselunga che tiene in considerazione corner, offerta, prezzi e sapore.

Come sta andando la società per l’export di Coop Italia?

Quali sono le performance di Coop Italian Food SpA, società di Coop Italia dedicata al canale estero? Analizziamone il bilancio, commentando le scelte commerciali alla base del progetto.

Cosa fanno i migliori nel Retail? I trend da conoscere per non rimanere indietro.

I retailer best performer a livello europeo hanno delle caratteristiche chiare e precise. Scopriamole analizzando i trend che impatteranno maggiormente il mercato retail nel prossimo futuro.