Nonostante il #coronavirus qualcuno toglie la plastica dai biglietti augurali. Bello, no?

Data:

Giugno 2020. La fotografia in sé racconta poco. È stata fatta in un Interspar-Despar. Ritrae la testata di gondola di biglietti augurali.

A guardarla bene si scopre che i biglietti non sono avvolti dalla plastica.

È un contributo incredibile alla riduzione della plastica in questo momento storico.

Il problema dell’ambiente non si curerà con il vaccino anti-Covid, sopravviverà a questo periodo.

. Il problema della plastica e dello spreco è un problema individuale e collettivo.

. E’ un problema di sostenibilità e se proprio volete di moralità.

. E’ un problema di vision per l’azienda e per i clienti.

. E’ una sensibilità che va trasmessa anche e proprio nei negozi,

. Quello della foto è un educational incredibile.

Certo poi c’è il problema delle ditate e della polvere sulla gondola. Ma queste sono quisquiglie rispetto al problema dell’ambiente e del rispetto che gli va dato, perché è rispetto, in primis, verso sé stessi.

2 Commenti

  1. Ciao Luigi,
    sarebbe interessante sapere cosa abbia spinto Despar in questa scelta interessante. Di certo così se ne vendono anche di più, perché la sensorialità in questa categoria è diventata sempre più importante, Hanno lavorato molto su materiali, forme, decorazioni, pop-up interni, … Il cliente tocca, gusta con le mani, a volte si sorprende, compara e compra. Per spingere le scelte green può essere utile valorizzare anche i vantaggi commerciali. Sei d’accordo? Buon lavoro

    • Corretto Fabrizio, non si tratta di risparmiare ma di seguire un preciso trend soprattutto dopo il coronavirus, quello della tattilità. D’accordo anche sui vantaggi commerciali

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